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De Laurentiis: “Fiducia ai giovani, Insigne sarà lanciato senza alcun timore. Kucka? Se son rose fioriranno. Armero-Cuadrado? Sto discutendo con Pozzo…”

Prima dell’inizio del ritiro di Dimaro, in programma dal 10 al 23 luglio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso i microfoni di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte. Temi centrali i giovani, la Nazionale e una possibile riforma dei campionati cosiddetti “inferiori”:

La voglia di confermarsi a grandi livelli è la normalità. Siamo tornati per giocarcela a testa alta con tutti. Noi non giochiamo da soli e dobbiamo dare un’occhiata alle altre squadre, che gruppo allestiranno sullo sfondo di una crisi che farà adottare delle politiche diverse di investimento per i vari i club. Bisogna fare dei discorsi programmatici sui giovani, ecco perché non ho nessun timore ad inserire Insigne così come non avrei avuto nessun timore ad inserire Verratti, salvo poi constatare che il giocatore non avrebbe avuto così tanto spazio e quindi era meglio lasciare andare altrove. Dobbiamo anche avere la capacità di comprare e parcheggiare altrove certi giocatori, per poi farli rientrare in casa quando torneranno utili. Secondo me la serie B e la serie C non devono esistere per far esistere le varie federazioni: devono essere utili al sistema a mio modo di vedere. Proposi di fare una serie B che sia di servizio alla serie A, che possa essere utile alle grandi squadre per allevare giovani talenti come accade in Spagna. Io ho chiesto anche di allargare la panchina, ma mi complimento con Blatter per essersi aperto alla tecnologia e poi insisto sempre sui giovani. Balotelli è stramaturo come giocatore, forse non lo sarà come uomo, ma in campo si è fatto valere. I responsabili di certi atteggiamenti siamo noi che non abbiamo dati i giusti parametri. Io farei una Nazionale di giovani di 18 e 20 anni. Io ho portato i vari Hamsik, Gargano, Cigarini quando erano giovani. E’ difficile trovare un equilibrio tra quello che vuole la società, l’allenatore e la tifoseria: la verità sta nel mezzo come sempre. Noi dobbiamo avere dei giovani, dei giocatori esperienza e dei meno giovani: l’intuizione del giovane deve amalgamarsi all’esperienza dei colleghi all’interno del gruppo”.

Il patron, poi, si è espresso sui nomi più caldi che circolano in questi giorni intorno al mercato azzurro:

“Alla squadra chiedo di fare un Napoli intelligente che sappia fare gioco e spettacolo, per il divertimento del tifoso da trasferta e quello da casa. Noi non abbiamo voluto fare tutto di fretta per vedere anche gli altri cosa faranno in italia ed in Europa. Poi c’è da vedere come si inserisce un giocatore all’interno di un team: non siamo al mercato delle vacche, non dobbiamo fare un mercato ad effetto. Siamo migliorati in questi anni portando avanti un equilibrio altissimo e dobbiamo muoverci con attenzione per non intaccare questo equilibrio. Italiano o straniero? Tutte cose che dobbiamo valutare insieme altre variabili tengono alta l’attenzione sui media altrimenti avrebbero finito di parlare male di noi. Kucka? Con il Genoa ci sono ottimi rapporti. Se sono rose fioriranno. Con Pozzo si è parlato più del futuro prossimo, il che non significato immediato. Sto cercando di sistemare alcune cose prima di seguire la squadra da vicino. Non voglio essere presente dall’inizio al ritiro per lasciare tranquilli i miei collaboratori per non condizionarli con la mia presenza per non condizionare il loro lavoro. Il 17 o 18 piomberò alle spalle dei miei collaboratori. Armero? E’ uno di quelli che stiamo studiando, gioca a sinistra: vogliamo penalizzare Zuniga e Dossena? Armero fa parte delle discussioni col mio amico Pozzo. Cuadrado ha fatto un ottimo campionato a Lecce, ma stiamo parlando di Lecce non Milano. Ci piace, lo stiamo seguendo e ne stiamo discutendo. State tranquilli: il Napoli sarà sempre il Napoli.

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Scritto da
redazione