Lapidarie le dichiarazione del vicepresidente del club, Mohamed bin Dojan: “è un grande ed efficiente allenatore, ma le ambizioni dell’Al Wasl sono maggiori e abbiamo deciso di cercare un tecnico migliore dopo accurate valutazioni fatte mettendo da parte le emozioni. L’avere Maradona qui è stato per noi un grande onore”, ed invitiamo Diego a tornare negli Emirati Arabi per il giusto omaggio perché ormai si è instaurato un legame “forte e permanente“.
Si parla dell’ex ct di Senegal e Qatar, Bruno Metsu, come principale sostituto del Diez sulla panchina dell’Al Wasl. Vedremo se le dichiarazioni distensive di Diego saranno in grado di persuadere i dirigenti arabi dalla decisione intrapresa nei giorni scorsi di sollevarlo dall’incarico di allenatore. Certo è che il mondo calcistico arabo ha sicuramente acquisito maggiore visibilità e, consequenzialmente, seguito grazie anche alla presenza del’ex pibe de oro.
La sua figura è l’emblema del calcio e trasporta con sè tutto ciò che il calcio rappresenta, per cui ci sembra doveroso intraprendere più di una riflessione considerando questo principio fondamentale, senza il quale il calcio in quella terra potrebbe davvero subire un tremendo colpo al cuore, non auspicabile proprio adesso che questo sport sembra abbia intrapreso la strada giusta. Pensaci bene, sceicco!
Articolo modificato 12 Lug 2012 - 01:36