Aveva pensato di saltare, questa volta per colpa della depressione, anche questa nuova convocazione del Procuratore Palazzi l’ex portiere del Napoli Matteo Gianello sulla tentata combine di Sampdoria-Napoli del 16 maggio del 2010 che finì con la vittoria per 1-0 dei blucerchiati. Gianello confessò alla Procura della Repubblica di Napoli di aver avvicinato Cannavaro e Grava per parlargli dell’eventuale combine ma di aver ricevuto un netto rifiuto dai due ex compagni di squadra. Per la stessa questione sono stati ascoltati all’inizio di luglio Paolo Cannavaro, Gianluca Grava, Morgan De Sanctis, Peppe Mascara, Fabio Quagliarella e Walter Mazzarri mentre proprio Gianello faceva pervenire un certificato medico saltando l’audizione. Cannavaro e Grava, davanti al Procuratore Palazzi, non solo hanno negato la combine ma hanno dichiarato di non aver mai parlato con l’ex portiere azzurro. Nell’interrogatorio di questo pomeriggio durato un’ora e quaranta minuti, invece, Matteo Gianello ha confermato quanto dichiarato alla Procura di Napoli confermando di aver ricevuto delle pressioni per alterare il risultato del match e di averne parlato con Cannavaro e Grava ricevendo il loro rifiuto. All’uscita dagli uffici della Lega il suo Avvocato Eduardo Chiacchio ha rilasciato queste dichiarazioni “Non c’è nulla di nuovo, è stata un’audizione normale. Gianello ha confermato quanto detto alla Procura di Napoli”. La conferma delle dichiarazioni di Gianello mettono il Napoli e i calciatori Grava e Cannavaro in una posizione di pericolo in quanto i due calciatori rischiano l’omessa denuncia con la conseguente squalifica e la società la penalizzazione di uno-due punti per responsabilità oggettiva.