Dal punto di vista tattico, Mazzarri ha messo a punto un nuovo modulo, il 3-5-1-1, provato poi nelle tre amichevoli con buoni risultati. La squadra, seppur appesantita, ha mostrato di avere delle chiare idee: un gioco arioso, sviluppato sulle fasce, mantenendo gli uomini in campo sempre ben schierati e mai scoperti in fase di non possesso. L’ allenatore toscano ha curato molto la fase difensiva, grande pecca dello scorso anno:
il grande handicap era la mancanza di tranquillità nel reparto arretrato e la troppa sofferenza nel gioco fisico (vedi ottavi di ritorno di Champions contro il Chelsea). Da questo punto di vista, la differenza potrebbe farla l’ innesto stabile di Miguel Britos nella terna di difesa. Altra nota lieta è la candidatura ad un posto da titolare di Federico Fernandez, dopo un anno di scarso utilizzo.
Non c’è dubbio che, dopo i virtuali acquisti di quest’ ultimi (“virtuali” poichè lo scorso anno poco impiegati, chi per guai fisici e chi per ambientamento), la formazione guadagna molto dal punto di vista fisico.
Dal punto di vista tecnico, i partenopei hanno perso un giocatore chiave come Lavezzi, ma il vuoto da lui lasciato sta pian piano colmandosi grazie all’ esplosione di Lorenzo Insigne.
Durante le numerose indicazioni del ritiro, sono cambiati anche i piani societari sul mercato. Prima della partenza per il Trentino, il Napoli era alla ricerca di una seconda punta e di un terzino sinistro, ma gli scenari sono cambiati.
L’ allenatore, ha infatti, confermato Zuniga e Dossena sulla sinistra, giocatori che possono interpretare il ruolo in maniera diversa: variabile che stuzzica molto Mazzarri. A meno che, quindi, non si sblocchi la situazione per qualche esterno di sinistra di livello, come Balzaretti o Armero, l’ attenzione di Bigon sarà volta alla ricerca di un terzino destro, magari qualche giovane talento sudamericano da far crescere al fianco dell’ inamovibile Maggio. A questo punto terminerà il mercato del Napoli, a meno di qualche clamorosa cessione, come quella di Gargano, che libererebbe un posto in mediana con il doriano Poli in pole position per sostituirlo.
In definitiva è soddisfatto Walter Mazzari, lo era molto più prima della partita di ieri, quando dichiarò che quello che si stava chiudendo era stato il miglior ritiro della sua carriera, soprattutto perché senza infortuni. Detto, fatto: infortunio per Gökhan Inler, che comunque dovrebbe recuperare per la supercoppa italiana.
Molto soddisfatto anche Aurelio De Laurentiis, il suo Napoli funziona, ma soprattutto comincia a funzionare il settore giovanile, che comincia a sfornare talenti: ottime infatti le prestazioni dei giovani Fornito, Bariti e Novotny, preso lo scorso anno in Ungheria. Inutile fare il nome di Insigne, per il quale il presidente azzurro stravede: l’ exploit del giovane napoletano, oltre che per l’ efficienza del settore primavera, ha fatto felice il produttore cinematografico poiché l’ entusiasmo dei tifosi per Lorenzo il Magnifico ha coperto il polverone alzato per la cessione di Lavezzi e allo stesso tempo ne ha dato subito un’ alternativa.
Quell’ alternativa che sarebbe dovuta essere Vargas, talento che neanche a Dimaro ha convinto, a parte qualche bella giocata in allenamento, il cileno non è riuscito a segnare neanche contro una rappresentativa dilettante. Unica nota nera del ritiro è proprio questa: Mazzarri ha dato il via libera per la partenza del sudamericano, costato solo 6 mesi fa 12 milioni di euro: un investimento da salvare per la società, un peso da scrollarsi per il tecnico.
DOMENICO PASSARO (twitter: @forevernaples)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 24 Lug 2012 - 17:00