Criscitiello ha poi fatto un passo indietro, riconoscendo il suo errore (talvolta si fa prendere troppo la mano) e, dopo aver tenuto un colloquio di chiarimento con Anellucci stesso, ha dato la possibilità al procuratore di poter esprimere il suo punto di vista a tutti i telespettatori di “calciomercato”.
Queste le parti salienti:
Criscitiello: “Offendimi, fai quello che vuoi, perché fai bene”.
Anellucci: “No, per carità, quale offendere, volevo solo precisare due cose. Comunque il programma ieri non l’ho seguito, me ne ha parlatoo un giornalista di un portale napoletano. Io, comunque, faccio questo lavoro da 15 anni, e non ho voglia di smettere. Lavoro in italia, però scopro talenti in Sudamerica. Un giorno vengo lì e parliamo faccia a faccia di mercato”.
Ancora il procuratore: “Io e la mia società pensiamo di non essere ‘top manager’, ma sappiamo che parte della crescita di Cavani è anche merito nostro. Maciniamo chilometri in macchina, magari sbagliamo anche noi, ma teniamo ai rapporti interpersonali, quindi mi spiace se qualcuno può essersi ritenuto offeso. Verrò al più presto per chiarire il futuro di Edinson”.
L’ intervento del procuratore, comunque, non ha di certo chiarito le idee ai tifosi napoletani. Infatti il suo intervento ha soltanto replicato alle parole di Criscitiello e della sua spalla Pedullà, che mettevano in discussione la professionalità dell’ agente.
Rimane da chiarire il futuro di Edinson, anche se l’ impressione è che quest’anno non si muoverà da Napoli. Sull’immediato i tifosi possono stare tranquilli, ma, amore per Napoli a parte, l’ uruguaiano viene bombardato di richieste e provocato da ingaggi milionari:
il giocatore vuole vincere, deve vincere perché è un campione. Il professionista vuole far carriera. Per ora è l’ uomo ad avere la meglio: l’uomo che scelse l’ azzurro dopo che Dio gli consigliò Napoli.
Articolo modificato 27 Lug 2012 - 15:43