Il futuro di Eduardo Vargas al Napoli si tinge sempre più di giallo. Il giovane cileno infatti, convocato ieri per l’amichevole col Bayer Leverkusen, ha saltato proprio all’ultimo l’incontro per “febbre” (così dichiara il club). Notizia o malattia immaginaria? Eppure tutto era pronto per il doppio debutto al San Paolo dei due talenti più giovani e cristallini del Napoli, ma la situazione si è rovesciata clamorosamente. Insigne ha stupito, ha regalato emozioni ed è entrato di colpo nel cuore dei tifosi azzurri dopo un match di puro spettacolo. Vargas invece, da lungo aspettato e da sempre stimato e coccolato dai tifosi azzurri, non è pervenuto. Circostanza che sembra delineare e chiudere un caso buffo, partito dalla super operazione di 12 milioni compiuta da Bigon per portare “Turboman” alla corte di Mazzarri con una presentazione in pompa magna per poi passare al “non lo conosco” di Mazzarri, seguito da 5 mesi di panchina e brevi apparizioni per il giovane cileno. Mazzarri ha osservato, studiato il sudamericano in ritiro, concendogli molte chance e dandogli ampie libertà tattiche ma, per il tecnico di San Vincenzo, il cileno risulta essere ancora troppo acerbo per esplodere con la maglia azzurra. Da qui l’idea di darlo in prestito, così da farlo crescere e farlo maturare più tranquillamente in una realtà che non sia Napoli. Le pretendenti non mancano: Torino, Samp, Pescara e Atalanta sono pronte a fare carte false pur di avere il numero 16 azzurro a disposizione per un anno. Le trattative per la cessione potrebbero decollare dopo la supercoppa, solo quando il Napoli avrà la certezza di poter riavere Cavani di nuovo in rosa e di aver trovato un rimpiazzo importante almeno per un anno, quello concesso a Turboman per esplodere e dimostare di non essere un mistero buffo ma un gran talento.