«Quel giorno non lo volevano in campo – racconta il suo migliore amico Antonio D’Errico – era troppo piccolo di statura. Il presidente di quella scuola gli disse: il pallone è più alto di te, ma dove vuoi andare? Insistemmo tutti, guardatelo almeno. Lui si convinse e dopo averlo visto cinque minuti palleggiare, esclamò entusiasta: «Ma dove l’avete preso questo nanetto?»
fonte: Corriere del Mezzogiorno
Articolo modificato 31 Lug 2012 - 09:40