Da scommessopoli a Contopoli, noi ci dissociamo. Ecco perchè…

Va bene, è nell’indole del tifoso napoletano gioire per ogni sciagura o disgrazia, sempre legata all’ambito calcistico, che capiti alla Juve o a qualche esponente del club bianconero. Quanti squilli di tromba quando la Vecchia Signora, nello scandalo di calciopoli, è stata retrocessa in Serie B! Quanti sfottò per ogni sonora sconfitta che il Napoli ha inflitto alla Juve nella storia recente! Ma questa volta è diverso: questa volta c’è qualcosa che non torna. Perchè la squalifica a Conte? Perchè l’assoluzione a Bonucci e Pepe? Perchè le parole di due pentiti, Carobbio e Andrea Masiello, hanno un peso diverso? 

Da una parte Carobbio, l’accusatore di Conte, ritenuto altamente credibile per le sue parole, che hanno portato alla squalifica dell’allenatore bianconero per 10 mesi; dall’altra parte Andrea Masiello, l’autore di quello sciagurato (“povero Masiello!“, si pensava all’epoca) autogol in Bari – Lecce, le cui parole invece sono state reputate prive di alcun significato e prova, perchè ritrattate più volte. Qualcuno forse, nell’elargire pene ed assoluzioni, non ha tenuto in conto che questa buffonata del “pentitismo” avrebbe potuto portare al facile sbandieramento di nomi altisonanti, per il solo scopo di veder ridursi la pena di qualche mese, in alcuni casi di qualche anno. Facile dire “…è stato anche Conte!“: tanto, più nomi metto in mezzo, meglio se sono di spicco, più mi riducono la squalifica.

Ci dimostrino allora che questo processo sia stato portato avanti seguendo delle linee logiche e coerenti: pesino, come hanno fatto con le parole di Masiello, alla stessa maniera le parole di Gianello, quando arriverà il turno del Napoli di essere giudicato. Anche l’ex portiere del Napoli ha più volte ritrattato la sua versione, tirando in ballo nomi per il solo gusto di scontare qualche mese in meno di squalifica. Ci dimostrino che non è stata persa l’ennesima occasione per fare piazza pulita e che non siano stati scelti eccellenti capri espiatori per dimostrare che il calcio italiano è pulito. 

Tifiamo Napoli, Conte è l’allenatore della Juve, personaggio antipatico alla maggior parte dei tifosi che gravita intorno all’ambiente partenopeo: tutto vero. Ma siamo oggettivi, questa volta, proprio questa volta, hanno tirato in ballo l’uomo più sbagliato. Si rischia di mettere a serio rischio la carriera di uno degli allenatori con maggiori prospettive in Italia.

Questa non è più scommessopoli: ormai sembra Contopoli...

 

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