C’era d’aspettarselo. Aleggiava ormai nell’aria questo cupo presentimento. E D’altronde Tosel non si sarebbe mai fatto scappare la possibilità di scaraventare tutta la sua “giustizia sportiva”, ancora e ancora, sul “Napoli dei poveri”.
E così sarà.
Il motivo della multa non riguarderà, prettamente, l’aver disertato la premiazione, dato che nessuna legge sportiva impone la presenza di entramnbe le squadre rivali. Ma, in maniera più specifica, andrà a punire “i comportamenti poco corretti e non probi” dei partenopei, dallo staff ai giocatori.
Ancora una volta, grazie al Napoli, vengono applicate regole e sanzioni “rimembrate” all’improvviso. Come dimenticare il rigore annullato ad Hamsik nella sfida contro “la solita” Juventus al San Paolo, in novembre 2011,perchè i giocatori “invasero” l’aria di rigore prima che il centrocampista azzurro calciasse il pallone.
Pur sempre una regola, e come tale da essere rispettata. Ma caso volle che quella fu l’unica volta che venne riproposta. E non certo perchè non si sono presentate irregolarità come quella accaduta al San Paolo. Ma perchè gli arbitri hanno preferito più volte chiudere un occhio. Insomma semplici regole diventano dogmi innegabili solo quando in campo gioca il Napoli.
E ora una multa per proteste?per le polemiche?
Si proprio cosi. In campo non ci sono stati gravi diverbi tra i giocatori, se non qualche spintone e discussioni che non hanno scaturito liti cruenti. Fuori dal campo non ci sono stati liti, nè accese polemiche, se non quelle che si sono consumate nello spoiatoio, dato che il Napoli ha optato per il silenzio stampa.
Però Tosel ha visto atteggiamenti poco corretti, e il Napoli pagherà.