Cesare Prandelli, senza preamboli, qual è la sua griglia per il campionato al via?
“In pole position metto la Juve! Primo, perché arriva da una stagione straordinaria, e ha consolidato certi valori. Secondo, perché vuole confermarsi e riproporsi a livello europeo. Sarà la squadra da battere”.
Mancano le milanesi e il Napoli
“Mazzarri troverà ancora quelle qualità che è riuscito a trasmettere in questi anni, la sua ora è una squadra esperta, che lotterà per vincere. Il Milan ha sì cambiato molto, ma non è ridimensionato; punta su alcuni ragazzi interessanti, a partire da El Shaarawy: lì si vedrà la mano di Allegri. L’Inter invece giocherà sull’orgoglio del gruppo, esaltato dalla voglia e dall’entusiasmo di Stramaccioni. Sono state fatte scelte ponderate e mirate, come quella di Gargano, che vuol dire avere dietro delle idee precise, dettate dall’allenatore”.
E Prandelli come valuta Insigne?
“Lo abbiamo seguito con attenzione, le relazioni dei tecnici federali sono tutte ottime. Ora è semplice parlarne bene; è un attaccante moderno, anzi è il prototipo dell’attaccante moderno, ha la giocata in funzione alla squadra, mai fine a se stesso; e poi è generoso sul piano tattico. Tutto questo grazie agli allenatori che ha avuto, come Zeman, che gli ha insegnato i tempi di gioco”.
Il suo fisico non aitante può essere un handicap?
“Ma negli ultimi anni i più grandi giocatori sono tutti piccolini; tutti cercano spazi stretti e i piccoli negli spazi stretti vanno alla grande. Bisognerebbe allungare le squadre per metterli in difficoltà, invece…”.
Articolo modificato 23 Ago 2012 - 10:55