Un fiume in piena Luciano Moggi ai microfoni di radio Crc. L’ex dirigente della Juventus, uno dei pilastri su cui è ruotata l’inchiesta di Calciopoli, si scaglia contro la giustizia sportiva e difende Antonio Conte. Ma l’ex componente della Triade ha sempre avuto un debole per il Napoli e non è sembrato particolarmente convinto delle operazioni di mercato portate a termine dal sodalizio partenopeo: “Non hanno fatto un granchè in questa sessione estiva – bacchetta – ma la squadra resta forte. Il nuovo modulo saprà sopperire all’assenza di Lavezzi e manderà a rete con maggiore facilità Pandev e Cavani. Si deve solo capire chi sarà l’uomo addetto all’ultimo passaggio. Solo la Juve si è rinforzata, Inter e Milan sono alla portata: il Napoli può essere competitivo, ma deve pensare solo al campionato e non all’Europa League“.
La vicenda che allarma i tifosi è certamente quella relativa alle richieste di Cavani. Moggi ha un’idea ben precisa: “Se vuoi trattenere calciatori come il Matador, puoi solo aumentargli l’ingaggio – afferma – Non mi intrometto nelle scelte della società, ma è normale che l’uruguaiano non voglia sentirsi allineato ad un qualsiasi membro della rosa“.
La Supercoppa in Cina ha lasciato un lungo strascico di polemiche. Gli errori commessi hanno un minimo comune denominatore, “la designazione arbitrale – sbotta l’ex uomo di mercato bianconero – Mazzoleni è troppo giovane per certe gare, infatti ha perso il controllo del match. Un arbitro d’esperienza sorvola sulle offese ricevute, adotta provvedimenti solo in caso di falli gravi. Il Napoli – continua – ha sbagliato a recriminare dai giornali, doveva polemizzare solo con gli organi competenti. Un pessimo esempio di sport a Pechino, ma la colpa è dei designatori“.
Chiusura sulla prima uscita stagionale: “Gli azzurri sono superiori al Palermo e domenica possono tranquillamente fare bottino pieno“.