L‘Udinese paga caro la poca brillantezza fisica ed il fatto di non chiudere il risultato nella prima frazione ed esce clamorosamente dalla fase a gironi della Champions League ai danni di un Braga modesto e caparbio a crederci fino alla fine. Rigori fatali per la squadra di Guidolin che sbaglia un solo tiro, anche se in modo rocambolesco (Maicosuel tenta un pallonetto alla “Pirlo” regalando il pallone al portiere). A questo punto verrà relegata nei gironi di Europa League, dove ci saranno quindi, oltre agli azzurri, l’Inter, la Lazio. La mancata qualificazione potrebbe aprire nuovi scenari per il mercato della squadra friulana, in virtù del fatto che, a questo punto, la stagione si appresta a cominciare in tono minore, dovendo affrontare, assieme al campionato, una competizione europea decisamente meno accattivante, ma soprattutto meno remunerativa, considerando il mancato “business Champions”.
La famiglia Pozzo potrebbe cambiare le carte in tavola, ritrattando sulla questione cessioni su alcuni pezzi pregiati della squadra, oltre che riconsiderare quotazioni su alcuni elementi considerati sopravvalutati in tempi non sospetti. C’è stato un periodo in cui il Napoli puntava forte su Benatia, centrale difensivo duttile, rapido nelle chiusure e bravo tecnicamente. Non se ne fece nulla proprio per la questione-prezzo, che fu la causa principale che fece tirare i remi in barca al ds Bigon.
Altro giocatore che è rimasto sul taccuino del ds azzurro e quel Armero che è stato ad un passo dal firmare con la Juve, dove avrebbe formato un tris di giocatori friulani (assieme con Isla e Asamoah) passati sulla sponda torinese, seppur mantenendo i colori sociali. Il vento è cambiato per l’Udinese, e gli spifferi potrebbero aver aperto qualche porta fino a stasera chiusa da ambizioni venute meno in maniera impensabile. Questo potrebbe spingere il presidente De Laurentiis a dare la scossa attesa per il mercato azzurro. A poco più di 48 ore, la palla passa al Napoli.