C’è ressa nel cielo della serie A. A mercato chiuso, Inter e Milan hanno recuperato lo svantaggio sul Napoli. Ora sembrano più competitivi. La Juve s’è rafforzata. Roma e Fiorentina si sono rifondate e si mostrano molto ambiziose. Il Napoli ha acquistato … Cavani e ha preso giocatori “mirati” per avere valide alternative in ogni ruolo. La “grande speranza” è Lorenzo Insigne. Siamo sempre alle sette sorelle al vertice se ci mettiamo anche la Lazio che Pektovic dovrà rilanciare. È cambiato poco dove osano le aquile, ma c’è maggiore equilibrio. Il Napoli dovrà farsi largo per conquistare il secondo posto, lasciapassare diretto per la prossima Champions. E’ la squadra più in forma del momento avendo puntato la preparazione sulla Supercoppa che le è stata sfilata poco elegantemente. E’ una squadra collaudata, non rivoluzionata come le altre, e questo dovrebbe essere garanzia di alto rendimento. Ha debuttato in bellezza a Palermo. Dovesse mantenere nella stagione una tenuta costante, sfuggendo alle trappole delle formazioni che vengono a fare catenaccio al San Paolo (21 punti ceduti l’anno scorso a Fuorigrotta) potrebbe regalare qualche sorpresa in più. Debutto casalingo in campionato. Arriva la Fiorentina rinnovata per nove undicesimi, Ljajic, Pasqual e Jovetic tra i superstiti del tredicesimo posto della stagione scorsa. Nuovi il direttore sportivo (Pradè) e l’allenatore (Montella). I Della Valle non hanno fatto follie. Con le cessioni (Behrami e Gamberini al Napoli, Cerci al Torino) hanno pagato i 13 acquisti (7 milioni per Borja Valero, l’esborso più alto), realizzando poi un affarone col passaggio di Nastasic al Manchster City in cambio di un giocatore (Savic) e 16 milioni. I ricchi scemi saranno meno ricchi, ma non sono più scemi. La campagna-acquisti del Napoli impallidisce di fronte alle roboanti rotazioni degli altri club. In realtà si parte con un solo titolare nuovo (Behrami per Gargano). Mazzarri ritocca il modulo (3-5-1-1), punta su Pandev, ha avuto il rincalzo per Maggio (Mesto), è rimasto forse debole sulla fascia sinistra (Britos, Aronica) e deve ammaestrare meglio la difesa per cancellarne gli eterni difetti. Se Hamsik si conferma il faro della squadra, Cavani è chiamato a scoccare nuove folgori. La Fiorentina con un centrocampo nutrito (3-5-2) a suon di bei nomi (Borja Valero, Aquilani, Cuadrado, Pizarro) cercherà in zona il dominio del match dove però la folgorante stella di Marek Hamsik potrebbe mandare bagliori decisivi. Inler è atteso con più convinzione e cattiveria agonistica nel nuovo ruolo di regista arretrato. Le velocizzazioni azzurre restano l’arma migliore per prendere in castagna la difesa viola, reparto apparso vulnerabile. Contro l’Udinese, al debutto, la Fiorentina si è scoperta pericolosamente, ma giocava in casa e doveva rimontare un gol. Non sarà così “sbadata” al San Paolo. Si coprirà meglio con Borja Valero e Pizarro e “sgancerà” i guizzi di Jovetic, già due volte a segno in apertura di campionato. Sulla fasce contrasterà Maggio e Zuniga con Pasqual e Cassani. Nel Napoli conferma di Britos, rientro di Zuniga dopo la squalifica, ancora Insigne con Cavani (Pandev alla seconda giornata di stop), Behrami per la prima volta da ex contro la Fiorentina. Dal ritorno in serie A, solo l’anno scorso il Napoli ha centrato l’enplein nelle prime due partite. Dopo la sosta giocherà ancora in casa (Parma). Cominciare “sparati” farà bene. Dopo il Parma, debutto casalingo nell’Europa League contro l’Aik Stoccolma. Settembre molto impegnativo con sei partite da giocare e appuntamenti scoppiettanti: stasera Inter-Roma, poi Napoli-Lazio e Fiorentina-Juve alla quinta, Juventus-Roma alla sesta. Se il Napoli accennasse a una fuga comincerebbe a dare ragione a chi lo considera predisposto ai giochi più alti del torneo. Non è ancora squadra da scudetto e resta forte il gap con la Juve, ma occorrerà puntare al primo posto per trovarsi in lizza per il secondo nella fase conclusiva della stagione.
Fonte: Il Roma.net
Articolo modificato 2 Set 2012 - 11:18