“E’ arrivato Mesto? Mazzarri lo conosceva bene e viceversa. E’ un binomio che farà grandi cose. Il ruolo per il quale è stato chiamato è il suo e quando sarà il suo momento darà il suo contributo. Quando non sarà in campo, farà il lavoro da spogliatoio. E’ un calciatore che può ricoprire tutta la fascia. Serve personalità e Giandomenico ne ha tanta. Mesto ha ricevuto, nella sua carriera, meno di quanto gli spettava. Oggi è passato dal 7 al 2, diventando un esterno basso. Ad Udine ha perso il treno giusto, senza sue responsabilità, ma ora è arrivato a vestire la maglia di un club prestigioso. Calcio italiano impoverito? A livello economico si. I big stranieri vanno all’estero, ma così si può dare spazio ai giovani e Insigne è uno di questi. Si vedrà un campionato molto equilibrato. Il Napoli si è avvicinato a Milan, Inter e Juve ed essendoci meno distanza può lottare per la vittoria finale. Carenza di mancini? Si va a periodi. Negli ultimi anni abbiamo avuto tanti portieri che però non trovano spazio proprio perché ce ne sono troppi. I marcatori, pur giocando a zona, piano piano si sono “imbastarditi”. La specializzazione dei ruoli dipende anche dalle tattiche di gioco. Abbiamo fatto andare via Molinaro in Germania, lui era uno di quelli che potevano fare la differenza. In Germania nessuno voleva andare, ora gli sponsor e le televisioni investono, gli stadi sono pieni sempre e nei prossimi cinque anni sarà il più grande campionato e tutti i campioni vorranno andare lì. Segreti Napoli? Durante le trattative, il Napoli mostra grandi professionisti che svolgono il proprio ruolo nel migliore dei modi. In più la società è nata e cresciuta tutta insieme. Ha fatto esperienza e ora è una grandissima società”.
Articolo modificato 8 Set 2012 - 14:41