Dopo la battaglia vinta sulle 12 riserve in panchina, per non costringere l’allenatore a lasciare in tribuna giocatori, depauperando il loro valore, si profila un’altra vittoria per il presidente De Laurentiis. Quella sulle squadre B…
Ieri, infatti, in via Rosellini, è andata in scena la prima riunione su questo tema. Il risultato? La maggioranza dei club dei Serie A è d’accordo sulla costituzione di squadre B che possano competere nelle serie minori. Così, come già succede in Spagna (il caso più eclatante), ma anche in Germania ed in Francia, verrebbe permesso ai club della massima divisione di dotarsi di seconde formazioni da inserire nel contesto di Serie B, o come più probabile, in quello di Lega Pro. Tutto ciò eviterebbe di girare in prestito ragazzi di valore che potrebbero rischiare di perdersi nel loro lungo percorso, così come permetterebbe a quei giocatori fuori dai programmi di una squadra (vedi Rinaudo) di accumulare minuti nelle gambe senza perdere il ritmo di gioco. Ma se l’AIC sembra essere d’accordo, la Lega Pro non la pensa allo stesso modo.
Da tenere d’occhio, inoltre, una possibile riforma sui campionati: nel caso in cui la Serie B dovesse essere scissa in due gironi, le squadre B potrebbero anche cominciare la loro storia proprio dalla cadetteria. Inoltre, l’introduzione di tale novità, porrebbe fine ai premi di valorizzazione per le squadre di Lega Pro sui giovani appartenenti ai club di Serie A e mandati a farsi le ossa in queste squadre di categoria inferiore: infatti, la presenza delle seconde formazioni aumenterebbe la visibilità per i campionati minori con conseguente ritorno economico.
Nell’attesa, sembra molto probabile che già dal prossimo anno possa partire un campionato interno alla Serie A composto proprio dalle squadre di riserva, come già succede in Inghilterra. Anzi, qualcuno ha anche pensato al nome: sarebbe intitolato a Piermario Morosini.