Probabilmente se stai leggendo quest’articolo, anche tu pensi che il calcio sia uno dei più bei sport al mondo. La bellezza del calcio, che poi coincide anche con la “bastardagine” del calcio, sta nel fatto che puoi apprezzare gioco, azioni, gesti tenici, atletici e balistici. Ti diverti nel gustarti una prestazione ariosa, godi nel veder la tua squadra vincere, appunto, vincere.
Dopo 90 minuti i giochi si chiudono e ciò che conta è solo il risultato, conta solo quante volte il pallone abbia “gonfiato la rete” e qui sta la cattiveria, ma anche la bellezza; magari dopo una prestazione anonima, la squadra vince 1 a 0 e i tre punti in classifica vanno a chi ha meno meritato sul campo. Il concetto di meritocrazia nel calcio è molto più ampio e non è il punto dell’attuale discorso, quindi, passiamo al punto: Roma-Bologna, ovvero, la partita emblematica della natura del calcio.
Ieri pomeriggio la squadra della capitale ha dominato per 70 minuti il match, portandosi in vantaggio di 2 reti, mentre per il Bologna è bastato giocare al massimo per ben 20 minuti, capovolgendo la partita e vincendo per 3 a 2: questa è la bellezza del calcio.
Increduli i tifosi romanisti, estasiati quelli emiliani: i giallorossi hanno costruito il loro vantaggio per poi distruggerlo con 3 errori individuali, tanti, troppi, una triade di errori individuali in soli 20 minuti, strano?
Analizzando la partita, la spinta della Roma è stata l’euforia della prestazione che ha contraddistinto i tanti giovani in campo schierati da Zeman, che poi hanno pagato l’inesperienza prendendo sottogamba la squadra avversaria nell’ultima parte del match: inesperienza, superficialità, la classica squadra del boemo, insomma le tante considerazioni che si fanno quando di parla solo di calcio.
Dal punto di vista sportivo è stato uno spettacolo, da quello del giocatore un po’ meno: fino al 70esimo su tutti i campi della serie A i risultati erano abbastanza lineari: vittoria della Roma, del Napoli e della Fiorentina in casa, la Juve rimetteva le cose apposto a Genova e il Siena ricominciava la rimonta. A quel punto sarebbe stata una grande giornata per i “giocatori” dell’ “1 X 2”; ma il calcio non è mai scontato e per scontato non solo s’intende che non sia banale, ma che soprattutto non faccia sconti, ovvero che non regala nulla, in venti minuti la gioia di tanti si trasforma in quella delusione di aver stretto la schedina vincente finché il calcio ha fatto la sua parte, putacaso, proprio nella partita dove si stava confermando la vittoria della Roma quotata dai bookmaker con la quota più bassa, 1,45 volte in media la somma scommessa: dalle 16 e 30 di ieri pomeriggio il 70% delle scommesse son cambiate, tante imprecazioni probabilmente “volate” e forse qualche respiro di sollievo da chi con il calcio ci fa business ci sarà stato.
Roma – Bologna è stata uno spettacolo per i sportivi e una delusione per gli scommettitori: queste, a volte, le due facce del calcio.