CdS – Pregi e difetti dell’AIK Solna…

Per l’AIK Solna è il momento verità: con quattro vittorie di fila in campionato, l’ultima domenica sul campo del Djugardens con un netto 3-0, la squadra di Alm è tornata prepotentemente in corsa per il titolo che manca dal 2009, portandosi a due punti dall’Elfsborg quando mancano 8 giornate alla fine del torneo.

Il club ci crede e, nel bel mezzo del play off di Europa League con il Cska Mosca superato grazie a un’impresa in terra russa, si è mosso sul mercato per colmare alcune lacune.

Intanto ha puntellato la difesa con Daniel Majstorovic, ex Celtic, nazionale svedese, reduce da un infortunio al ginocchio (legamento crociato), non certo giovane (35 anni), ma elemento di grande esperienza da sistemare al centro della linea a quattro dove finora il tecnico Alm aveva puntato su Karlsson e Backman (più il giovane Milosevic), un tandem non irresistibile quando preso in velocità. Con Majstorovic, peraltro, la difesa svedese mette anche qualche centimetro in più preziosissimo sui calci piazzati.

L’altro principale innesto del mercato di agosto è Mohammed Bangura, 23 anni, cresciuto nel Kallon FC, la squadra di proprietà proprio dell’ex interista Kallon: dall’AIK se n’era andato al Celtic in tempo per vincere il campionato di Scozia, ora è tornato in prestito.

MODULO – Tra campionato ed Europa League il tecnico Alm ha lavorato su soluzioni differenti: rombo, 4-3-3, a volte 4-2-3-1 o 4-5-1. Lo schieramento base resta però un 4-4-2 che sviluppa il gioco quasi esclusivamente sulle fasce, in particolare a sinistra dove Matumba, svedese di Solna ma di origini ugandesi, cerca sempre di creare superiorità numerica con spunti in velocità. Dalla parte opposta, Alm ha più soluzioni: Gustavsson o Lalawelè, quest’ultimo più offensivo e in grado di giocare anche sulla linea degli attaccanti come esterno o seconda punta.

LINEA O ROMBO – L’uomo chiave negli equilibri offensivi è Celso Borges, 24 anni, nazionale del Costa Rica: è un giocatore duttile che Alm ha utilizzato anche da attaccante quando ne ha avuto bisogno, nel 4-4-2 può giocare in linea con Danielsson (o con il giovane Quaison) o anche leggermente più avanzato, a rombo, ed è lui a toccare il maggior numero di palloni cercando spesso l’inserimento tra le due punte. Dovrà darsi una regolata al San Paolo, perché contro la linea a cinque di Mazzarri dovrà dedicarsi molto di più alla fase difensiva. In avanti, dicevamo, la new entry principale è Bangura, seconda punta rapida, di movimento, che offre una nuova soluzione rispetto a Lundberg e Lalawelè. Ma ad agosto è arrivato anche il giovane Kwawe Karikari, pescato nella serie B svedese: il ghanese si è presentato con 4 gol in 5 partite (ha sbloccato il risultato domenica con il Djugardens) in campionato e una rete in coppa contro il Cska Mosca, è lui a dare profondità.

Fonte: Corriere dello Sport

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