«Nell’Aik – racconta dalla Svezia – ho cominciato a giocare nelle giovanili. È la Juventus della Svezia, una squadra fortissima che anche oggi gli azzurri farebbero bene a non prendere sotto gamba. Sicuramente il Napoli è favorito, ha giocatori di grande classe capaci di risolvere in qualsiasi momento il match. Onestamente non so se sia in grado di vincere lo scudetto anche perché sono in Svezia da luglio e non conosco nemmeno la rosa delle squadre».
Hamrin, 77 anni, vive a Firenze, ma con frequenti puntate estive in Svezia. Kurt ha casa a due passi da Coverciano. Dalla finestra vede i campi del centro tecnico federale. «Dal balcone di Napoli vedevo il golfo. Che grande squadra, arrivammo terzi. C’erano Zoff, Altafini, Juliano, Sormani. Io legai di più con Bianchi – ride ndr – nonostante quello che si dice non era così scorbutico».
Il cuore è rimasto a Firenze, «ma è vero che nonostante la sconfitta ha giocato una bella partita lì al San Paolo?», tuttavia giovedì rivivrà vecchi sensazioni. «L’Aik ha invitato me e mia moglie proprio perché sanno che per me questa partita ha un sapore particolare. Credo sarà un bel match. L’Aik in passato ha anche partecipato ad una Champions. È un avversario ostico non pensate di farne un boccone». E farà un giro di ricordi. «Mio figlio ha fatto la prima elementare a Napoli». Oggi Piero che di anni ne ha qualcuno in più risponde dalla casa di Firenze. «Napoli? Bellissima – dice – oltre alle elementari ci sono tornato spesso. Questioni di cuore».
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 18 Set 2012 - 11:03