“Marco, è arrivato anche il tuo momento”. Mazzarri ha invitato Donadel a prepararsi mentalmente per quello che sembra un vero e proprio debutto in maglia azzurra. All’ex centrocampista della Fiorentina, infatti, non era mai capitato di giocare da titolare da quando è arrivato a Napoli. I tifosi l’hanno visto all’opera poco o nulla.
Un problema muscolare piuttosto serio al quadricipite lo aveva praticamente tenuto fermo per una stagione intera. Solo pochi minuti in Coppa Italia con il Cesena a gennaio, poi di nuovo stop. Finchè a marzo non decise di recarsi in Germania e sottoporsi ad intervento chirurgico per porre fine a quelle noie muscolari che sembravano non volerlo abbandonare più. Una tenacia senza fine quella che ha accompagnato il centrocampista di Conegliano Veneto. Per un momento s’era anche temuto per il prosieguo della sua carriera.
Poi, la graduale ripresa ed un calcio alla sfortuna che l’ha perseguitato per un’intera stagione. In estate Donadel è ritornato ad allenarsi con i compagni. Ha stretto i denti pur di dare un calcio definitivo alla sfortuna. Ed il Napoli che invano aveva provato a trovargli una collocazione in prestito altrove, alla fine l’ha confermato con la speranza di poter ritrovare in casa quel centrocampista capace di rimpiazzare Inler o un altro dei compagni di reparto in caso di necessità.
LA SCOMMESSA – Donadel ha voluto scommettere su se stesso e Mazzarri con il suo staff hanno raccolto volentieri la sfida. Preparazione graduale, mai carichi di lavoro eccessivi, attenzione costante ai progressi atletici ed alle condizioni del muscolo operato. Il 4 agosto primi assaggi di calcio agonistico durante l’amichevole con lo Sporting Braga (dieci minuti); il 19, di nuovo in campo con l’Olympiacos, stavolta per venticinque minuti; poi il debutto in campionato a Palermo, seppure per i minuti di recupero; quindi, altro ingresso in campo con la Fiorentina tanto per entrare in clima e poi il provino con la Primavera che superò l’Ascoli per tutti i novanta minuti. Grandi fastidi, il centrocampista di Conegliano Veneto non ne avvertiva più. Era arrivato il momento di accelerare e andare in campo per una partita vera. Anche perchè se Donadel non gioca, difficilmente il Napoli potrà sapere se effettivamente può contare su di lui anche per il futuro e se davvero si è messo alle spalle quei guai muscolari che stavano per sollevare un caso all’interno del club.
L’ESAME – Contro gli svedesi del Solna, Donadel dovrà solo frenare la rabbia covata dentro per un anno intero. E dimostrare che il Napoli potrà fare affidamento su di lui. Per il resto non gli mancano qualità agonistiche e tecniche per rimpiazzare Inler a centrocampo e fare la sua buona figura anche in ambito internazionale. Del resto tra Coppa Uefa, Europa League e Champions League, vanta già ventotto presenze ed anche gol, realizzato peraltro proprio contro una squadra svedese, l’Elfsborg. Li affrontò con la Fiorentina l’8 novembre del 2007 ed in quel sei a uno c’era anche il timbro di Donadel, a segno con una fucilata da fuori area. Un precedente beneagurante per lui. Ma ce ne sono altri come la vittoria in casa del Liverpool per due a uno a dicembre del 2009 in cui il centrocampista del Napoli restò in campo per tutta la gara. Ma Donadel è arrivato anche ad un passo dalla finale di Europa League nella stagione 2007-2008, come lui stesso ha ricordato giorni fa: “E’ una competizione che avrei potuto vincere quando giocavo a Firenze. Arrivammo fino alla semifinale ed ora mi piacerebbe prendermi una rivincita. Vorrei dimenticare tutto quello che mi è successo e dare il massimo per questa maglia. Già poter ritornare in campo per me è motivo di felicità“. Ora si tratta di superare l’esame- svedese e far felice Mazzarri ed i tifosi del Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport