Napoli vive ogni minuto intensamente e dinamicamente, ma per me non rappresenta un problema.
E poi, quello italiano, è uno dei migliori campionati al mondo.”
DALLA SVIZZERA A NAPOLI, PASSANDO PER UDINE: “Ho vinto due campionati in Svizzera e poi ho voluto fare il passo successivo. Ho scelto l’Udinese che promuove i giovani giocatori. La scorsa estate, ho voluto fare il passo successivo della mia carriera. Il Napoli si era qualificato per la Champions League. È sempre stato il mio sogno di giocare in questa competizione. Se vuoi vincere si deve combattere e il club ha fatto grandi sforzi per me. L’allenatore e il presidente mi hanno voluto fortemente. È per questo che ho scelto Napoli”.
LA SUA INDIMENTICABILE PRESENTAZIONE: “La mia avventura a Napoli è iniziata con la presentazione show con la maschera da leone. Il presidente pensava a come avrebbe potuto presentarmi in modo originale. Poi d’un tratto è apparso con la maschera e ha detto: “E’ questo!“. Io non sono il tipo da tali azioni ma lui era così entusiasta all’idea”.
IL SUO RAPPORTO CON NAPOLI: “I giocatori qui sono stelle assolute. Se faccio il mio lavoro in campo bene i tifosi sono felici. Anche fuori dal campo ho un ottimo rapporto con i tifosi. Vorrei fare a ciascuno di loro un autografo, ma la quantità di persone… Interagisco sul mio sito e su Fb con i tifosi, non posso rispondere a tutti. È difficile uscire o andare a cena fuori, siamo immediatamente circondati da fan. Quindi, io sono più cauto”.
LA NAPOLI PIù AMATA DA GOKHAN: “Il Vesuvio. La vista è fantastica: Pompei da un lato, Napoli dall’altro. La Reggia di Caserta mi piace molto. A Napoli e dintorni, c’è sempre qualcosa da ammirare. Napoli non è solo bella, ma anche una città molto difficile . Tuttavia, noi calciatori siamo concentrati sul calcio e con i vantaggi e gli svantaggi della città dobbiamo conviverci, come fanno tutti gli altri cittadini napoletani”.
L’ANNATA TRASCORSA: “Per me stata una stagione molto intensa. In campionato, non siamo riusciti a conquistare il posto utile per accedere alla Champions League, purtroppo, ma con la Coppa Italia si è finito in modo degno. Per me è stato un buon anno con un sacco di esperienze positive. La vittoria di Coppa Italia con il Napoli è stata speciale. 22 anni dopo l’era Maradona”.
IL SOGNO SCUDETTO: “Non voglio parlare del titolo, non ci resta che giocare le nostre partite. Abbiamo una squadra molto buona e con esperienza. Noi crediamo nella nostra forza”.
Fonte: Ballestrerer
Articolo modificato 19 Set 2012 - 11:15