Queste le parole di Corneliusson: “ All’inizio esitai ad accettare l’offerta del Napoli, non volevo fare un salto indietro di categoria, semmai uno avanti. Dentro di me pensai “Cos’è questa merda? Non voglio. Furono i miei compagni della Salernitana a spiegarmi il significato e il valore che poteva avere giocare a Napoli. C’era gente che avrebbe strisciato in ginocchio pur di giocarci. Il S.Paolo poi è pazzesco, sempre stracolmo. A Napoli c’è prima la squadra e poi la religione.
Anche Corneliusson, che in quella sola stagione collezionò solo 11 presenze e nessun gol, fu vittima del solito luogo comune. Ma da città di merda si convinse, vivendola, che Napoli era una città del Mito.
Carlo Lettera
Fonte: expressen.se
Articolo modificato 20 Set 2012 - 17:10