Gli azzurri, attuato positivamente il turn over contro l’Aik Solna, si ripresentano con l’abito migliore. Dubbi solo sul terzo di sinistra del pacchetto arretrato. Britos è ancora out, Aronica dovrebbe stringere i denti dopo la botta subita giovedì sera. Nel caso dovesse dare forfait è pronto Gamberini, autore di una discreta prova contro gli svedesi. Maggio e Zuniga sulle fasce, mentre al centro Dzemail è in vantaggio su Behrami. Torna la coppia Cavani-Pandev, Vargas si riaccomoda in panchina saziato dalla scorpacciata di due giorni fa. Il Catania non dovrebbe essere diverso da quello sceso in campo al Franchi, con Bellusci molto probabilmente preferito a Spolli al centro della difesa. A centrocampo il vento del ballottaggio Biagianti-Izco dovrebbe spirare dalla parte del primo. Davanti classico tridente formato da Barrientos, Bergessio e Gomez.
PROBABILI FORMAZIONI:
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci (Spolli), Marchese; Biagianti (Izco), Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. All. Maran.
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. All. Mazzarri.
CHIAVE TATTICA. Il Napoli, tradizionalmente, soffre le squadre particolarmente rapide e capaci di metterlo sotto pressione. L’obiettivo dei catanesi sarà proprio quello, proveranno ad inaridire le fonti del gioco azzurro (Inler ed Hamsik) e a schiacciare l’avversario nella propria metà campo. Maran terrà molto larghi Barrientos e Gomez che faranno da apriscatole della difesa di Mazzarri, dove potrebbero andare a nozze Biagianti e Almiron. I due esterni partenopei, Maggio e Zuniga, non dovranno lasciarsi intimidire dai dirimpettai provando anche a farsi rincorrere invece di limitarsi a rinculare. E’ sulle fasce la svolta della gara. La squadra azzurra cercherà di restare corta e di mantenere alta l’attenzione, non esitando a lanciarsi negli spazi lasciati scoperti dai rossazzurri. Hamsik probabilmente sarà l’uomo che non farà respirare Lodi, le sue geometrie sono chiaramente un grosso pericolo. Sarà un match decisamente dispendioso e occorre un undici titolare in ottima condizione fisica, ecco perchè Mazzarri ha risparmiato tutti contro l’Aik.
PRECEDENTI. Storicamente nella Sicilia rossazzurra il Napoli ha patito le pene dell’inferno. 14 i match disputati tra serie A e serie B: 7 vittorie etnee, 5 pareggi e solo due le affermazioni dei partenopei. Se poi diamo un occhio al nuovo ciclo De Laurentiis, gli azzurri non hanno mai espugnato il Massimino. Due pareggi e una sconfitta finora: 0-0 nel 2009 e 1-1 nel 2010 (Cavani e Gomez), prima della sconfitta in rimonta della passata stagione (2-1 con reti di Cavani, Marchese e Bergessio). Uno degli ultimi tabù da sfatare per Walter Mazzarri, un incantesimo che è giunta l’ora di spezzare. L’ultimo successo in casa del Catania risale al novembre 2002 in cadetteria, con Dionigi e Sesa che firmarono il 2-0 finale. Sempre dalla B il seconda e ultimo sgambetto ai siciliani. Era il lontano 1950, vittoria di misura con sigillo di Krieziu.
Articolo modificato 22 Set 2012 - 20:52