E così, la sfida, più che sul piano tattico, incontra livelli di scontro anche sul pino mentale. Le parole dei due condottieri sono quelle determinate, tipiche dei momenti chiave. I discorsi prima della battaglia. “Voglio una squadra aggressiva, feroce”. “Dobbiamo essere presuntuosi. Non c’è nessuno meglio di noi”.
Uno scambio senza complimenti ma con rispetto. Una considerazione elevata dell’avversario da parte di entrambi gli allenatori che nasconde a fatica la paura di uscirne sconfitto. Perchè per questi due allenatori, forse, la sconfitta non è nemmeno calcolata. La Lazio viene a Napoli per vincere; il Napoli scende in campo per riconquistare il primo posto. Forse anche per questo, stasera, vedremo una grande partita. Forse i due allenatori avranno raggiunto il loro intento, dopo quei discorsi così forti. Qualche giocatore punterà sulla voglia di rifarsi, qualche altro rimarrà contrito dalle critiche. Sarà il campo a parlare.
La partita però, almeno sul piano delle parole, è già iniziata. E tutti ci aspettiamo un grande spettacolo.
Raffaele Nappi
Articolo modificato 26 Set 2012 - 14:53