Serata propizia per la stella napoletana che ha eclissato la mediocre prestazione di Catania ed è tornato a brillare contro i laziali, siglando tre splendide prodezze che hanno fatto impazzire i tifosi.
Una tripletta importantissima che allo stesso tempo sa di riconferma e di rinascita. Senza mettere in dubbio le sue doti tecniche e tattiche, ieri ha estrinsecato sul terreno di casa tutto il suo talento e la sua personalità da leader, riconfermandosi uno dei migliori attacanti del campionato italiano. Neanche le critiche di chi l’accusava che l’alto ingaggio avesse smorzato il suo brio e la sua linfa calcistica, bollandolo come un mercenario, sono valse a scoraggiore un grande campione come Cavani. Si è rimboccato le maniche, anzi i “calzettoni”, e ha dimostrato sul campo quanta voglia di vincere e di portare in alto il suo Napoli c’è. Limitandosi quindi a ribattere a suon di goal, senza proferir parola. Quale risposta migliore per un top player come lui?
Unico neo della serata, in cui tutti i riflettori erano puntati sull’uruguaiano, è stato quell’errore dal dischetto. Un pallone calciato male, con troppa foga e irruenza, che ha superato la traversa senza impensierire lo sfortunato Marchetti, incapace però di mettere un “guantone” sui siluri realizzati da Cavani in precedenza.
E così, come esige la “regola”, il Matador porta a casa il primo pallone stagionale. Collezionando l’ennesimo “trofeo” in quella sua “bacheca palloni”, che gli ricordi che immenso campione è.
Alina De Stefano.
Articolo modificato 27 Set 2012 - 09:33