Questa ricostruzione non solo smorza gli animi, ma, soprattutto, fa trasparire la serenità del presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis: secondo le parole dell’avvocato della società infatti, la responsabilità diretta, nel caso ci fosse qualcosa di sospetto non sarebbe della società, bensì degli agenti dei vari giocatori i cui trasferimenti hanno suscitato i dubbi della Procura.
Ecco la ricostruzione riportata dal quotidiano:
La visita della Guardia di Finanza negli uffici della Filmauro a Roma è durata oltre tre ore ed ha fatto seguito a quella immediatamente precedente negli uffici del centro sportivo del Napoli a Castel Volturno. Clima di serenità ed assoluta collaborazione, nel palazzo storico di via XXIV Maggio con vista sul Quirinale, i finanzieri hanno avuto la possibilità di acquisire tutta la documentazione richiesta dalla magistratura. L’invito immediato di Aurelio De Laurentiis è stato quello di effettuare tutte le operazioni richieste dalla Procura con massima tranquillità. «Questa è una società a posto», così il presidente del Napoli ha salutato gli «ispettori» delle Fiamme Gialle, esortandoli ad acquisire ogni modulistica di cui avessero bisogno. «Prego, accomodatevi. Mi auguro che questi accertamenti vengano svolti in tutti i club di calcio. Noi siamo ben contenti di collaborare con la magistratura». Più o meno questa l’accoglienza del presidente che ha colpito favorevolmente i militari della Gdf, che hanno lasciato palazzo Filmauro nel primo pomeriggio. La società Calcio Napoli ha poi emesso un comunicato in cui sostanzialmente ha ribadito la disponibilità a collaborare, sottolineando che «la Guardia di Finanza ha compiuto un accesso presso gli uffici della Società per acquisire informazioni nell’ambito di un procedimento radicato nel 2007 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e di cui non sono noti i contenuti. La società, i suoi rappresentanti e dirigenti non risultano indagati. Seguendo una linea di continuità comportamentale adottata dal primo giorno della costituzione della società, siamo al fianco della magistratura in ogni attività volta all’accertamento della verità». Aurelio De Laurentiis si trovava a Roma per impegni cinematografici improrogabili tant’è che non aveva potuto seguire la squadra in Olanda per la partita contro il Psv Eindhoven di stasera. Negli uffici Filmauro anche l’amministratore delegato Andrea Chiavelli che ha materialmente fornito ai militari la documentazione richiesta.
Articolo modificato 4 Ott 2012 - 12:30