TRAVOLTI – Ci si attendeva una partita, è stato, invece, un lungo assedio che il Napoli ha provveduto a complicarsi regalando banalissimi errori difensivi che hanno consentito agli olandesi di andare a segno due volte in 45 minuti. Ed è andata anche bene perché fatta eccezione per un tiro di Dzemaili ampiamente fuori, il Napoli non si è quasi mai affacciato nella trequarti avversaria. Il fatto è che cambiare una squadra intera può funzionare contro il fragilissimo Aik ma il Psv è, comunque, altra cosa. Advocaat l’ha studiata con attenzione perché avendo davanti una difesa a tre ha pensato bene di allargare molto il campo e le sofferenze sulle corsie, soprattutto a sinistra dove Narsingh ha dominato, sono state subito evidenti tanto è vero che Mazzarri dopo pochissimi minuti ha cercato di correre ai ripari risistemando la linea difensiva con quattro uomini con lo spostamento laterale di Cannavaro e abbassamento di Dossena. Ma le cose non sono migliorate di molto anche perché in mezzo al campo Dzemaili era in balia delle onde olandesi, Donadel faticava a garantire una protezione accettabile, El Kaddouri rimaneva ai margini della manovra. Quando si perdono tutti i contrasti, quando sulla seconda palla arriva sistematicamente l’avversario, quando i rimpalli non ti sono mai favorevoli, allora vuol dire che sei ancora negli spogliatoi. Alla fine, però, a fare la differenza sono stati gli errori. Di Rosati in occasione del primo gol; di Dossena e D0nadel sul secondo, andando a contendere in due un pallone a Narsingh lasciandolo all’olandese e liberandogli la fascia per il cross che trovava con puntualità, dalla parte opposta, Martens. Un vero disastro che confermava alcune cose. El Kaddouri è troppo tenero e incerto per questi livelli; Fernandez fatica ancora a comandare la difesa; Donadel non è ancora tornato sui suoi livelli; Vargas non ha concluso il suo processo di adattamento al calcio europeo; Rosati al primo esame impegnativo ha mostrato diverse incertezze.
SOFFERENZA – Il fatto è che se si inseriscono in una struttura collaudata tre, quattro seconde linee, la situazione può anche funzionare, se, al contrario, stravolgi la struttura affidandoti a giovani inesperti e a giocatori ancora alla ricerca o della condizione migliore o di una dimensione, il risultato non può che essere sconfortante. Come è stato. Diventa a quel punto quasi inutile provare a mutare le cose mettendo dentro gente più collaudata come Cavani, Pandev e Zuniga. Al di là dei gol, il Napoli in quei primi quarantacinque minuti era stato tramortito psicologicamente. E infatti dallo choc la squadra di Mazzarri non si è ripresa. Non l’ha agevolata né l’ingresso in campo del Matador né il ritorno al modulo consueto con la difesa a tre. Anche perché dopo appena sette minuti del secondo tempo Marcelo di testa su angolo battuto da Martens ha provveduto a chiudere definitivamente i giochi. Bruttissima serata che ora bisogna trasformare in campionato in un semplice episodio.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 5 Ott 2012 - 08:40