Gli azzurri vanno subito in difficoltà e restano in apnea per tutto il primo tempo e soprattutto con il baricentro troppo basso e schiacciati davanti alla propria area. Gli olandesi hanno forza, qualità, gioco. E hanno tanta esperienza internazionale come ricordano i tifosi del Psv srotolando uno striscione che raffigura tutti i campioni del passato, da Romario a Ronaldo. Venti partite consecutive senza sconfitte in Europa al “Philips Stadion”, tra Champions e Europa League. E la forza d’urto del Psv è subito prorompente con azioni avvolgenti, tanti passaggi di prima. La squadra di Advocaat prova a sfondare da tutte le parti: centralmente con gli inserimenti di Toivonen, sulle fasce, con veloci sovrapposizioni, con i tiri da fuori di Van Bommel. Il Psv ha ritmo, gambe, gioca palla a terra, il Napoli subisce e corre a vuoto senza prendere mai palla. E soprattutto non riesce mai a ripartire in velocità e a far male con quella che è la sua arma migliore.
Fuori partita El Kaddouri, ancora a corto di preparazione, al primo intervento fuori tempo prende subito il giallo per fallo su Van Bommel. Donadel e Dzemaili fanno fatica ad arginare centralmente, a sinistra Dossena non riesce a contenere a dovere la spinta degli olandesi e in modo particolare Narsingh. Grande qualità olandese anche nel trio d’attacco e soprattutto velocità doppia rispetto agli azzurri: Lens è troppo rapido per il passo di Cannavaro, schierato nel ruolo per lui inedito a destra, e Fernandez che non dà mai sicurezza. In difesa il più energico è Aronica con un paio di interventi decisivi. Isolatissimo Insigne, pochissimi palloni per il talento di Frattamaggiore, difficile inventarsi qualcosa: prova a farlo una volta portandosi avanti il pallone con il tacco ma viene frenato. Vargas prova a rispettare le consegne e gli schemi ma appena gli olandesi affondano il tackle perde palla. Il primo tempo è un monologo olandese, una partita a senso unico con diverse opportunità per sfondare. Rosati al 17′ è bravo a respingere di piede su Van Bommel. Poi però il “portiere di notte” commette una grave ingenuità, in complicità con Fernandez, sul lancio lungo di Hutchinson: sbaglia i tempi dell’uscita alta, travolge il difensore centrale argentino e la palla finisce sui piedi di Leens che segna praticamente a porta vuota. Rosati è poi bravo a respingere sul tentativo di Hutchinson, liberato al tiro dopo l’ennesima azione avvolgente degli olandesi.
Il raddoppio è rimandato di pochissimo: al 41′ lo firma Mertens bravo a chiudere in corsa sulla destra un cross. Nella ripresa Cavani al posto di El Kaddouri. Il Napoli adesso ha un tridente vero e il Matador prova a scuotere gli azzurri. Soprattutto il Napoli prova un po’ ad alzare il baricentro rispetto al primo tempo. Ma è ancora e solo Psv: Toivonen costringe Rosati all’ennesima parata di piede. Dall’angolo successivo arriva il terzo gol: Marcelo di testa mette ancora dentro. Poi tocca a Pandev entrare in campo per Insigne. Ma la scena non cambia.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 5 Ott 2012 - 11:28