Questa volta si è esagerato, non c’è dubbio. Il turnover totale di ieri sera è risultato essere, alla prova dei fatti, assolutamente inopportuno. Non siamo bandiere al vento che ridirezionano il loro giudizio assecondando il risultato, semplicemente guardiamo i fatti.
C’è già una prima, macroscopica differenza tra il turnover contro l’AIK e quello di ieri contro il PSV: la diversa caratura tecnica delle squadre affrontate. Il Psv è una squadra con tradizione, gioco, giovani campioni e vecchie volpi (Van Bommel),un navigato allenatore (Advocaat), l’AIK una squadra che al massimo vale la nostra serie B. In questo contesto casalingo e “agevolato”, far giocare per undici undicesimi le cosiddette “seconde” linee sembrò a tutti una procedura razionale, saggia, azzeccata. Bisognava ridare fiducia al povero Vargas (che ripagò abbondantemente), c’era da recuperare Donadel, da ammansire il “furioso” Dossena, da provare Mesto. L’esperimento riuscì, riuscì perché si poteva fare, perché c’erano tutti gli ingredienti giusti (Pubblico di casa, debolezza dell’avversario).
Ieri il discorso era diverso. Perché far riposare tutti i “big” quando Domenica andremo ad incontrare una squadra che come noi ha giocato ieri sera? E che per giunta ha giocato con molti titolarissimi? Accettando per buona la scusante del dispendio fisico, l’Udinese allora è praticamente spacciata domenica sera.
Ma poi mi chiedo ancora: perché tutto questo riposo dato che proprio ora ci sarà una lunga sosta? Non era forse questo il momento di “accelerare”, provare a battere il Psv e archiviare la qualificazione? Magari le altre partite i giovani le avrebbero giocate con meno pressioni e quindi meglio.
Un po’ di supponenza c’è stata. Il Psv in casa è una “signora” squadra, ci voleva altro per portare a casa un risultato positivo che ora ci farebbe dormire sonni quasi tranquilli.
Invece tutto si è complicato, e certo Napoli e il Napoli non vorranno uscire dalla competizione europea al primo turno. Questo significherà fare risultato in casa del Dnipro primo in classifica nel girone, e sicuramente in quell’occasione Mazzarri non potrà fare a meno di schierare 6-7 big. Ma allora non ci sarà sosta, e la fatica davvero potrebbe farsi sentire. Questo può essere stato l’errore.
Ultima considerazione: non si è rischiato di esporre a una brutta figura, come poi fatalmente è accaduto, i nostri “giovani” che hanno necessità assoluta di acquisire sicurezza? La sicurezza la puoi acquisire in un contesto che ti aiuta, che ti agevola. Ieri il contesto agevolante non c’era, i meccanismi e i sincronismi nulli. Ed ora vogliamo buttare la croce sulle spalle di Vargas, Insigne, Mesto, Donadel? Non si può dire a chi è insicuro: “fammi vedere chi sei“. Gli si dice” non ti preoccupare, fai quello che sai fare, stai tranquillo che gli altri ti aiuteranno“. In sostanza, cari lettori, ritengo che sia stato un po’ esagerato il turnover totale ieri sera.
Il Psv non era l’AIK.
Carlo Lettera
Riproduzione riservata