Alla lunga lista di detrattori poche ore fa si è aggiunto anche l’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, che intervenendo ai microfoni di Radio Goal ha definito il tecnico livornese “Bravo ma presuntuoso“.
E’ forse presuntuoso chi si riconosce meriti oggettivamente indiscutibili? E’ forse presuntuoso chi non china la testa e chi si stima? Fare il falso umile, e perché?
Provocatoriamente voglio qui elogiare la “presunzione” di Mazzarri. Basta abbassare le braghe dei pantaloni e fare il viso timido alla prepotenza altrui. Proprio per poca presunzione i napoletani hanno assistito in silenzio al germogliare e imperversare della camorra. Bastava coltivare un pensiero tipo ” Non ho bisogno della tua protezione, me la cavo da solo, so badare a me stesso” per arginare all’origine il male oscuro di questa martoriata città.
Ecco perché voglio lodare la sicurezza e l’autostima di Mazzarri che gli altri vogliono etichettare come “presunzione”. Dante, Petrarca, Svevo, Picasso, Goya, tutti erano animati da una presunzione immane, senza quella presunzione al primo fallimento avrebbero abbandonato penne e pennelli. Invece no, credevano in se stessi, forse più del loro reale valore, e proprio questo li ha aiutati a superare gli altri, magari altri che erano anche più dotati.
Benedetta sia dunque la “presunzione” di Mazzari; forse, senza questa presunzione navigheremmo nella bonaccia triste della dimenticanza.
Carlo Lettera
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