Campagnaro. “La Juve mi cerca? Per me oggi è solo un’avversaria”

Campagnaro allontana con grande professionalità le voci di mercato su un presunto interesse della Juventus, il prossimo avversario del suo Napoli in campionato, scontro tra le due prime in classifica: “Già per ora solo voci. Se mi piacerebbe o no sarà una cosa che valuterò solo se arriva una possibilità certa. Sono un giocatore del Napoli, ci sto bene, siamo al primo posto accanto alla Juventus che, per me, oggi è un’avversaria”.

Il defensore della nazionale albiceleste racconta poi della sua faticosa trafila e gavetta per giungere ad una nazionale che pochi anni fa sembrava un sogno quasi irraggiungibile e delle bellezza di essere ora lì a giocare: “Bello, anche se tutto mi ha costato tantissimo. Gli inizi a Granadero Baigorria, il mio paese. Poi il trasloco a Buenos Aires, al Deportivo Moròn. Ho giocato nella Terza Divisione argentina per 5 anni. Poi è arrivato il provino col Piacenza. E da lì ho iniziato a fare strada in Italia. Se penso che fino a qualche anno fa andavo al campo di Ezeiza a farmi scattare qualche foto coi giocatori, che allora erano i miei miti, come Zanetti e Almeyda. E ora sto entrando in campo per giocare le partite di qualificazione al Mondiale…”.

Campagnaro parla poi di quella che poteva essere una concreta possibilità di giocare con l’Italia. Il giocatore ammette di averci pensato e che sarebbe stato importante per la carriera ma che il sogno, oggi diventato reale, era l’Argentina: “Certo, a 31 anni avevo perso la speranza di giocare con la Selección e avrei detto di sì alla squadra azzurra. Ma ora stare qui con l’Argentina è un sogno e sono orgoglioso”.

Campagnaro in nazionale si ritroverà di fronte la seria minaccia di chi a Napoli è suo compagno di squadra e bomber indiscusso: Cavani. Campagnaro però reputa che a Napoli l’uruguaiano sia tatticamente più pericoloso nel club che in nazionale: “Cavani gioca in un ruolo diverso con l’Uruguay rispetto al Cavani che conosciamo a Napoli. Da noi fa il prima punta, si sa smarcare in area, tira di destro e di sinistro ed è bravo di testa. E ha un vantaggio: non si stanca mai. Ma in Uruguay, avendo Luis Suarez come centravanti, più Forlan, gioca più aperto, quasi come esterno, e credo che così perde un po’ di pericolosità “.

Il difensore argentino scarta l’ipotesi di un trattamento di favore per un amico ed un compagno di squadra come il matador, perchè in campo si deve sempre dare il massimo, soprattutto in nazionale: “Quando uno difende i colori della Nazionale, non ha spazio per pensare a certe cose. L’amicizia tra di noi è solo fuori dal campo. Se diventiamo avversari, durante 90’ l’amicizia va dimenticata “.

Campagnaro poi reputa solo un’ottima cosa giocare con i fantastici 4 dell’argentina, anche per lui che di mestiere fa il difensore: “Avere compagni come Di Maria, Messi, Higuain e Agüero non è che porti più problemi ai difensori. Anzi, sono loro che creano problemi agli avversari, che alla fine attaccano poco”.
Il difensore poi si riporta a Napoli e a quella che dal ritorno degli impegni con la Selección sarà un match diverso da tutti gli altri contro i rivali di sempre della Juventus, che verrà anche la testa della classifica: «Mi definisco un lavoratore del calcio. La mia carriera è un sinonimo di lavoro. E col lavoro voglio farmi valere anche a Napoli, magari vincendo tanto, a cominciare dalla gara con la Juve».

Fonte: La Gazzetta dello sport

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