Alla fine della scorsa stagione la notizia clamorosa: “Il pocho al PSG”. Articoli, interviste, fiumi di parole e infine la magica notte del 20 maggio all’Olimpico con la vittoria della Coppa Italia condita dalle lacrime d’addio da parte del giocatore sotto la curva dei tifosi partenopei e i cori infiniti di questi verso il giocatore, scene di altri tempi.
Infine l’addio.
Oggi tutti dai tifosi alla stampa lodano il nuovo Napoli di Mazzarri orfano del Pocho che sembra, contro ogni pronostico, più forte di quello dei 5 anni Lavezziani. Non perde occasione di fare ciò il CdS che loda proprio il tecnico azzurro per la capitcità di non rimpiazzare il giocatore, ma cambiare modulo e gioco migliorando il tutto, non limitandosi solo a supplire il vuoto lasciato. Se il campione ha deciso di cambiare aria ed è così complicato trovare un suo omologo, cosa fa un club? E come si regola l’allenatore? Il Napoli ha cominciato a pensare ad un’eventuale sostituzione di Lavezzi nel momento in cui il suo entourage pretese di inserire una clausola rescissoria all’atto del prolungamento del contratto. Non sarebbe stato facile individuare un calciatore con le stesse caratteristiche. E se anche fosse stato rintracciato, avrebbe avuto sicuramente una valutazione eccessiva ed avanzato un ingaggio fuori della portata.
Ed allora, ecco l’idea geniale. Per Mazzarri si sarebbe potuto cambiare anche sistema di gioco, trasformare il prestito di Pandev in acquisto definitivo, assegnare nuovi compiti ad Hamsik, chiedere a Cavani di sfruttare tutti gli spazi che si erano liberati sul fronte offensivo e il gioco è fatto.
Non si discute il valore del giocatore e soprattutto non si può dimenticare quello che ha fatto in maglia azzurra per 5 anni infatti Il Napoli ha perso tanto con la partenza di Lavezzi ma ha trovato nuovi sbocchi in attacco come recitano le cifre. Senza dimenticare inoltre che in azzurro sta crescendo quello che sembra il nuovo Lavezzi, che rispetto all’argentino ha una caratteristica che ha già acceso tutto il popolo azzurro: L’essere napoletano infatti non si può tralasciare che il Napoli sta assistendo alla maturazione di un altro dribblomane, Lorenzo Insigne, già preso a cuore da tutti i tifosi partenopei.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 12 Ott 2012 - 10:04