“Era stato direttamente il mitico presidente bolognese Dall’Ara ad andarlo ad acquistare in Germania nel 1962: voleva costruire una grande squadra e Haller era il calciatore giusto. In Germania era oramai una certezza; cresciuto nella squadra della sua città, l’Augsburg, aveva appena concluso i mondiali in Cile, i primi dei tre che avrebbe poi giocato con la Germania Ovest. Quell’anno la sua Germania venne battuta ai quarti dalla Jugoslavia, nel 1966 raggiunse la finale in Inghilterra dove Haller andò in gol per 6 volte e segnò la rete d’apertura della partita con l’Inghilterra che terminò poi con la sconfitta della Germania. Nel 1970, in Messico, era in panchina durante la mitica partita con l’Italia persa 4-3 dai tedeschi.
Nel Bologna il suo allenatore era Fulvio Bernardini che lo considerava il miglior giocatore del campionato dopo Rivera. Dopo una buona prima stagione, il Bologna arriva quarto e Haller segna 8 reti, ecco il campionato 1963-64 quello dello storico scudetto. La formazione è di grande qualità con altri campioni del calibro di Nielsen, Pascutti, Bulgarelli, Perani, Janich. È il torneo che vede il lungo duello con l’Inter di Herrera con il quale il Bologna termina a pari punti. E poi vince 2-0 nello spareggio dell’Olimpico. Delle stagioni bolognesi di Haller, i tifosi del Napoli ricordano la partita del 26 settembre 1965, nella stagione del ritorno in A degli azzurri, con la vittoria per 1-0 grazie ad un bellissimo gol di Altafini. Ebbene, in quella partita il portiere partenopeo Bandoni parò un rigore proprio ad Haller. Nella stagione 1968-69 il passaggio alla Juventus, in via di rinnovamento, che offre ben 400 milioni al Bologna. Con i bianconeri arrivano due scudetti consecutivi nel 1971/72 e 1982/73 e la finale in Coppa dei Campioni contro l’Ajax. Nel 1973 Haller tornò nell’Augsburg, quindi si ritirò nel 1979”.
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Articolo modificato 13 Ott 2012 - 01:04