Dubbio Buffon per Prandelli, De Sanctis scalda i guanti per la Danimarca

Tra Napoli e Juventus le polemiche accesissime sono nate in quella folle notte di Pechino in cui in ballo c’era la Supercoppa Italiana e da allora non si sono più arrestate.
Le due squadre, divenute attualmente  le più importanti e forti del calcio nostrano, continuano a litigare a distanza, e ancor di più ora che si trovano in testa alla classifica a pari punti, in vista dello scontro diretto di sabato prossimo.
Ultimo argomento di discussione è stato l’utilizzo o non utilizzo e l’allenamento o non allenamento degli Juventini nella nazionale di Prandelli e delle telefonate fatte sia da Conte per raccomandare di preservare i suoi sia da De Laurentiis infuriato per tale atteggiamento.
E il destino sembra proprio non voler gettare acqua sul fuoco visto che il portiere della nazionale e della Juventus, Gigi Buffon, sembra sempre più distante dallo scendere in campo martedi sera contro la Danimarca per un affaticamento muscolare ad un adduttore. La polemica fin qui non sarebbe scoppiata se il caso non avesse voluto che il secondo di Buffon sia proprio il portiere titolare del Napoli De Sanctis, quindi ovviamente la polemica è pronta a riaccendersi in vista di una presunta preservazione di Buffon e di un impiego last minute del portiere rivale sabato.

Il Napoli sembra pronto a scattare e protestare e da alcune indiscrezioni pare che addirittura la Federazione per evitare ulteriori strascichi dopo quelli di Pechino abbia spinto verso una soluzione di comodo: l’impiego del terzo portiere azzurro Sirigu. Ma Prandelli smentisce e assicura: “Le gerarchie non sono cambiate”, Il vice è quindi il portiere del Napoli.

Proprio il capitano azzurro e bianconero prova a spegnere gli animi pronti ad esplodere, rassicurando tutti sulle sue possibilità di recupero e sulla leggerezza dell’infortunio: “Non sono preoccupato, muscoli affaticati nello sport ce ne sono milioni”.

Buffon continua nello spiegare la sua posizione, ribadendo da colonna della nazionale, di voler fare il possibile per essere in campo sia martedi con la maglia azzurra che sabato con quella della Juventus: “Bisogna vedere se ci vogliono due o tre giorni. Per me viene prima la partita con la Danimarca. Dopo penserò a quella di sabato. Vorrei giocarle entrambe. Se sto bene, vado in campo, se non ce la faccio resto fuori” – prosegue rassicurando tutti anche sul rapporto tra lui e il portiere del Napoli e sulla comunione di intenti per il bene della nazionale, che oggi viene prima dei club – “Io e Morgan ragioniamo qualche metro più in alto di certe allusioni”.

Anche De Sanctis cerca di mitigare le cose, ribadendo inoltre la sua volontà di essere il secondo in azzurro e di vedere come soluzione migliore per tutti il recupero di Buffon, pronto però a prenderne  il posto senza problemi se sarà necessario: “A me non è stato detto niente, ma all’Europeo il secondo ero io. L’ipotesi migliore è se Gigi gioca e non si fa male. Tutte le altre fanno scoppiare il casino”.

Interviene nel dibattito anche il Professor Castellacci, storico medico degli azzurri, spiegando meglio la situazione di Buffon: “Nessun allarme. Proveremo a recuperarlo. Ha, al momento, il cinquanta per cento delle possibilità di farcela. Farà un giorno di terapie, poi decideremo nel pomeriggio a Milano.

“Capisco anch’io che questa è una settimana complicata, ma non avevamo alcun interesse a nascondere un infortunio grave. Cercheremo di averlo in campo. Perché non è detto che un raffreddore diventi una broncopolmonite”  Chiude per ora il caso Prandelli con un pizzico di amarezza, nella speranza di poter comunque schierare la miglior formazione possibile a San Siro, senza sentire troppo il peso dei club.

 

Fonte: Il Messaggero

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