Parliamo di Juve-Napoli. Possiamo definirla la partita tra le prime della classe?
«La classifica del momento parla chiaro. Juve-Napoli è il vero big match».
Avendo allenato il Napoli prima della sua epopea bianconera, lei conosce vantaggi e difficoltà nel fare grande calcio in quella piazza. Di quello griffato De Laurentiis cosa le piace?
«La programmazione. De Laurentiis e i suoi collaboratori hanno investito parecchio su Cavani, ma sono anche andati a prendere giocatori poco conosciuti e poi dimostratisi molto forti. A tutto si è aggiunta la bravura dell’allenatore. La Juve dà la sensazione di avere ancora qualcosa in più, ma il Napoli non è lontano».
Come si ferma l’uruguaiano?
«Cavani è un bomber atipico, spazia molto, poi ti attacca all’improvviso. Lascio volentieri la risposta a Conte».
Il risultato di Juve-Napoli sposterà gli equilibri?
«Non a questo punto della stagione. Piuttosto sa cosa non mi piace di questa partita? Che non ha senso confondere il calendario dei rispettivi campionati con quello delle Nazionali. Ed è una cosa che coinvolge pure me visto che ho un giocatore in Iran e uno in Paraguay nell’imminenza del mio di big match».
Pensa anche lei che i calendari andrebberorivoluzionati? “Certamente. Lo sostengo anche da ex commissario tecnico. Per Prandelli giocare dei match decisivi per la qualificazione al Mondiale prima di Juve-Napoli non è il massimo. Con tutto questo sfarfalli è inevitabile che i giocatori si distraggano, o che corrano il rischio di farlo, anche se sono ragazzi intelligenti”.
Lei come agirebbe? “Basterebbe anticipare di venti giorni il via del nuovo campionato e organizzare alla fine i tornei di qualificazione per le nazionali. In Asia come in Europa”.
Non pensa che ci sarebbero delle resistenze da parte dei ct? “Credo di avere una certa esperienza per dire che i vantaggi ci sarebbero sia per chi allena un club, sia per i ct”.
Articolo modificato 16 Ott 2012 - 09:57