E’ arrivato a Napoli nel silenzio e nell’indifferenza di tutti soprattutto dei tifosi che avrebbero preferito un grande nome, un grande ingaggio insomma un “Top Player”. Alessandro Gamberini, 31 anni ad agosto, capitano della Fiorentina ed ex nazionale azzurro, è il contrario di tutto questo. Ad un passo dal limite di età per far parte della rosa del Napoli, un ingaggio che sfiora il milione di euro ma, in compenso, tanta tanta voglia di dimostrare di essere un calciatore all’altezza della situazione. Davanti ci sono Britos e Aronica, due pupilli di Mister Mazzarri, lui si accomoda in panchina con la volontà di voler imparare i movimenti di quella difesa che si conosce a memoria per essere pronto nel momento del bisogno. Ed eccolo il momento. Prima gara di Europa League contro gli svedesi dell’Aik, una vittoria netta e nessuno svarione difensivo fanno comparire i primi sorrisi sul viso dei tifosi azzurri quando leggono il suo nome. L’infortunio di Britos e il successivo stop di Aronica gli aprono le porte del campionato. I movimenti studiati in allenamento diventano sempre più precisi e più automatici. L’intesa con Cannavaro e Campagnaro è ottima così come gli anticipi e i recuperi. Gamberini diventa una sicurezza e una certezza per Mazzarri. In un colpo solo scala la classifica del terzo di sinistra nella difesa azzurra diventando uno dei titolarissimi del Mister. La riprova sarà la sua presenza nella difesa a tre che domani scenderà sul terreno di gioco dello Juventus Stadium. L’ inizio di stagione di Alessandro Gamberini è la riprova che per essere un ottimo giocatore non basta avere un nome altisonante e uno stipendio da favola ma serve abnegazione, concentrazione e voglia di dimostrare che il lavoro paga.
Articolo modificato 19 Ott 2012 - 11:19