Il Napoli, appunto. Tra i tanti temi trattati, infatti, escono fuori notizie interessati. E si viene così a sapere che, nelle varie giravolte del mercato, anche la società azzurra era interessata al fantasista in forza al Parma. Ma leggiamone qualche sprazzo…
Cavani è forte come…
«Come i grandissimi d’Europa. Attaccante moderno, all’altezza di Falcao che magari esalta di più perché gioca nella Liga».
Lei poteva finire al Napoli a un certo punto della sua carriera.
«Davvero potevo? (ride, ndr) Non so… Forse c’era stato un interessamento, ma non credo sia mai partita una vera trattativa. E comunque quell’interesse fa piacere».
Ma lei come si sarebbe visto a Napoli?
«Con la maglia azzurra, no? (ride, ndr)».
L’ambiente napoletano è tanto diverso da quello di Torino.
«Vero, ma non ci ho mai pensato seriamente, quindi…».
E’ più difficile per la Juventus giocare al San Paolo o al Napoli venire allo Stadium?
«Ormai è uguale. Fino a due anni fa era certamente più difficile per noi andare al San Paolo, ora lo Stadium ha pareggiato la situazione: mette pressione agli avversari. Ora è bello come al San Paolo».
E’ dura giocare lì?
«E’ dura ovunque. In tutti gli stadi la Juventus è messa sotto pressione: da Siena a Milano, da Napoli a Catania… Non esiste uno stadio facile per noi. E questo, sinceramente, mi rende orgoglioso».
Raffaele Nappi
Articolo modificato 19 Ott 2012 - 10:10