“Con Caceres, Conte ha sfruttato anche l’effetto sorpresa, esaltando le sue qualità sulle palle inattive. E con Pogba l’allenatore ha guadagnato fisicità e senso tattico, considerata la sua vocazione a fare interdizione e subito dopo a costruire gioco, arrivando anche al tiro. Nella sua lunga imbattibilità Conte aveva già risolto tante partite con le scelte in corso d’opera; si è confermato anche contro il Napoli, che non esce ridimensionato dal match di Torino. Certo, la Juventus ha una panchina molto più ricca di quella a disposizione di Mazzarri. E, quando l’attacco soffre – Quagliarella ha fatto poco e Giovinco può dare molto di più -, i bianconeri esibiscono un’incredibile solidità difensiva. Bravissimo Conte, però Mazzarri e il suo Napoli devono crederci. Il campionato è ancora lunghissimo“.
Già, i cambi, proprio quelli per cui Mazzarri ha avuto diverse critiche in queste ore, per non aver osato di cambiare le sorti della gara. Sotto questo aspetto, bisogna soltanto imparare dagli errori e, perché no, fare tesoro di ciò che abbiamo assistito ieri, e cioè una squadra , quella juventina, che ha puntato sui cambi per vincere la gara, e, purtroppo per gli azzurri, ci è riuscita, senza fare troppo fatica e senza mettere a repentaglio il risultato, mai nelle mani, o meglio nei piedi dei calciatori napoletani.
Articolo modificato 21 Ott 2012 - 15:46