Mai un frase fu più consona per introdurre una notizia come quella riportata di seguito.
Il Tg Regione Piemonte, durante la partita di ieri, ha mandato in onda un servizio, nell’ ambito del quale ha divulgato le esternazioni dei tifosi di fede bianconera, raccolte fuori dallo Juventus Stadium, poco prima dell’ inizio della partita contro i partenopei.
Commenti per nulla inerenti alla partita stessa, ma esclusivamente rappresentati da cori inneggianti al Vesuvio, slogan fortemente e, al contempo, tristemente razzisti, contro i napoletani, nonché affermazioni denigratorie e assai offensive.
Come può un mezzo di informazione montare un servizio dai contenuti così diseducativi e razzisti?
Questo episodio palesa che l’ intolleranza razziale dei signori del Nord nei confronti del meridione sta sfociando nel ridicolo, perché l’assurdità l’ha già superata abbondantemente da un pezzo.
E sta diventando un fenomeno così normale e consueto finanche da meritare un servizio al Tg regionale.
Cori riprovevoli che si susseguono durante lo svolgimento delle partite e nessuno si impone per farli tacere.
Adesso, i medesimi, inconsulti slogan, vengono trasmessi anche alla tv, per giunta nel corso di un programma d’ informazione.
Chi o cosa dobbiamo aspettare per mettere fine a questi vergognosi atti di inconsulta stoltezza mista a xenofobia?
Siamo nel 2012, ripeto nel 2012, siamo giunti nell’ era dell’ I-phone e della tecnologia ultramoderna, grazie a secoli e secoli di lotte, guerre, battaglie, soprattutto ideologiche.
Ci sono uomini che si sono battuti e che sono morti per consentire alla specie umana di evolvere ed emanciparsi. Ma, di certo, non hanno sacrificato la propria esistenza per consentire alle multinazionali di sfornare lusso e superficialità, né alla cieca e folle empietà di simili individui, che si fa pure fatica a chiamare uomini, di denigrare i loro stessi simili.
Il progresso tecnologico, purtroppo, corrisponde al regresso ideologico-culturale di un popolo incapace di tenersi la mano e riscoprire i semplici, ma reali ed essenziali principi che arricchiscono l’esistenza e che consentono ad un uomo di definirsi realmente abbiente.
Oggi, per l’ennesima volta, il Nord sancisce di essere un popolo povero, nel senso più triste e desolante del termine.
Ed è giunto il momento che le coscienze della gente per bene vengano scosse da simili atti di inconsulta ignoranza e si attivino affinché quelle bocche vengano fatte tacere, in attesa di imprimere nelle anime di tali individui quel senso etico di civiltà che gli consentirebbe di elaborare pensieri ed espressioni dal più elevato spessore ideologico e culturale.
Perché loro, agendo con così tanta sfrontata nefandezza e noi, continuando a chinare il capo, indignati, si, ma in silenzio, facendo passare in sordina simili episodi, uccidiamo la nostra storia e violentiamo l’identità di un Paese già allo sbando.
Questo il video:
Luciana Esposito
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Articolo modificato 21 Ott 2012 - 22:02