Renzo Ulivieri veterano della categoria allenatori e grande conoscitore di Mazzarri, sia dal punto di vista lavorativo che personale, interviene sulle dichiarazioni di questo ultimo in merito alla possibilità di prendere un periodo di paursa. Ulivieri da esperto del mestiere comprende lo stress e la stanchezza del tecnico, sempre in attività negli ultimi 12 anni, ma riconosce anche l’attaccamento del gruppo dei giocatori azzurri al loro mentore, raccontando di essere stato coinvolto da questi al fine di spingerlo a restare a Napoli la scorsa estate quando si paventava l’ipotesi di un suo addio: “Capisco Mazzarri ed il suo desiderio di fermarsi dopo 12 anni di lavoro ininterrotto – afferma Ulivieri —. Lo scorso anno, una quindicina di giorni prima della fine del campionato, qualche calciatore mi ha telefonato, conoscendo il rapporto che ho con Mazzarri, chiedendomi di convincerlo a restare in azzurro. Magari accadrà lo stesso anche la prossima estate, sono certo che i ragazzi daranno il massimo per evitare che possano venirgli strani pensieri”.
L’ex allenatore del Bologna è però certo che Mazzarri non abbandonerà la nave in corso, al massimo a fine stagione, ricordando a tutti che comunque vada queste sono scelte personali che devono essere esenti da critiche pubbliche: “Escludo che Mazzarri possa lasciare il Napoli a campionato in corso, magari basta una vittoria e tutto gli passa. Comunque, si tratta in ogni caso di una scelta personale. Dunque, non capisco perchè se Guardiola si ferma allora va bene mentre se lo dovesse fare Mazzarri sarebbero tutti pronti a criticarlo”.
Ulivieri è convinto che le dichiarazioni del tecnico del Napoli non abbiano comunque turbato l’ambiente e che è stata una normale affermazione in un momento di grande stanchezza: “Quando la stanchezza ti assale, capita di volerla esternare. Il fatto che Mazzarri abbia ipotizzato un addio non credo disturbi i giocatori”.
Analizzando la sconfitta contro la Juventus Ulivieri non comprende gli allarmismi lanciati da qualcuno verso le qualità e le possibilità del Napoli partecipare seriamente alla corsa Scudetto, appoggiando anche la scelta del turnover in Europa League fatta dal Napoli: “Quella di Torino era una gara molto chiusa, senza occasioni da gol e poteva tranquillamente finire pari. Non capisco questi allarmismi, il campionato è aperto. In Europa League, invece, è giusto fare turnover. Il nostro calcio è diverso dagli altri, qui ogni gara è una battaglia e dunque le energie vanno centellinate “.
Ulivieri plaude anche con soddisfazione alla situazione allenatori in Campania e al lavoro che si sta compiendo intorno a questa figura che in questo territorio assume una grande valenza: “Il ruolo dell’allenatore ha anche una valenza sociale, qui sta lavorando bene l’associazione regionale presieduta da Nino Scarfato. Sulla scia di Rambone e Di Marzio, quest’anno c’erano tre tecnici campani in A: Sannino, Ferrara e Montella. Quest’ultimo lo sto seguendo da vicino, è un giovane già esperto. Davvero bravo”.
Fonte: Gazzetta dello Sport