Rosati e le occasioni sprecate

Le occasioni non vanno sprecate. Dovrebbe saperlo bene Antonio Rosati, secondo portiere del Napoli. Lo sanno sicuramente meglio i tifosi, senza dubbio insoddisfatti delle prestazioni del numero 12 azzurro.

Dopo un’estate passata tra i dubbi, con la possibilità di giocare da titolare in un’altra – magari più piccola – realtà del calcio italiano, Rosati ha deciso di rimanere, ben sapendo del ruolo che mister Mazzarri aveva ritagliato per lui. De Sanctis non dà spazio, si sa. La sua continuità ha del mostruoso.

E allora acquistano ancora più valore, per il secondo portiere azzurro, le occasioni che spuntano in coppa. Fino ad ora, però, le cose sono andate più che sotto la sufficienza. Dopo una prima giornata in casa trascorsa a passeggiare sul prato del San Paolo, le ultime due trasferte hanno fatto registrare uscite a vuoto, incomprensioni, debolezze. Eppure, con la sua prorompente stazza fisica Rosati dovrebbe svettare come un’aquila nell’area di rigore.

Non è nostra intenzione, comunque, colpevolizzare gli errori di un singolo. Gli errori  del portiere vanno inseriti complessivamente all’intero di tutti quelli della difesa azzurra, nonché della dirigenza tecnica, colpevole – forse – di un turn over troppo, troppo ampio. Sappiamo, e speriamo, che Rosati possa riscattarsi da queste brutte prestazioni, magari con delle parate come le sue, già viste ad esempio durante la sua esperienza a Lecce. E, proprio per questo, siamo consapevoli che Mazzarri debba dare un’altra chance al portierone azzurro. Questa volta, però, senza sprechi.

Raffaele Nappi

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