Che Valon Behrami fosse un autentico guerriero, beh, era storia nota per chi ne aveva seguito un po’ la carriera, ma la crescita esponenziale di cui questo giocatore è stato protagonista sin dalle prime esibizioni con Mazzarri, l’uomo che lo ha segnalato e voluto, è davvero una delle sorprese più liete del campionato azzurro. Un’esagerazione? Considerando i malumori seguiti alla partenza di Gargano, e il tiepido entusiasmo che ne aveva accolto l’acquisto, non sembra proprio esserlo. Tutt’altro. A fare il resto è la sua grinta: “Siamo tornati. Ci siamo e ce la giochiamo”. Messaggio chiaro all’Italia del calcio. su carta tricolore.
OVUNQUE – E allora, Valon il leader. Il tuttofare di un centrocampo che si nutre della sua verve, della sua incredibile intensità atletica e della sua incredibile generosità. E’ ovunque, Behrami: insegue, recupera, raddoppia e ringhia in ogni parte del campo. Una furia. Uno che non risparmia neanche una sola goccia di energia. Un giocatore affamato di vittorie e successi che sa mettere le cose in chiaro anche davanti a un microfono. Non soltanto agli avversari: “Eravamo reduci da due sconfitte consecutive, tra campionato ed Europa League, e poiché a Napoli si tende sempre ad amplificare tutto, si parlava già di una mezza crisi: e invece, rieccoci. Abbiamo rimesso le cose apposto con una prestazione convincente”.
IL DIFETTO – Abbastanza convincente, sì, nonostante qualche pecca di troppo in fase conclusiva e di gestione. Con ordine: “Un po’ di sofferenza credo sia normale, in Italia nessuna partita è semplice, però a onor del vero credo che quello della gestione del risultato nel finale sia un nostro limite”. A scanso di equivoci, lo svizzero ripete il concetto: “Sì, non siamo ancora una squadra capace di gestire il vantaggio: tendiamo sempre ad andare avanti, a cercare le occasioni attraverso il gioco, e sebbene questa sia una nostra caratteristica, a volte può essere anche un difetto. Da migliorare, certo: abbiamo concesso troppo a una squadra in dieci uomini”.
CHE ASSENZA – Il secondo problema emerso chiaramente ieri è legato all’assenza di Cavani. E dunque alla perdita, ovvia, di incisività davanti alla porta. Del resto, è di uno dei centravanti più forti al mondo che si parla: “Non scherziamo”. E chi scherza? “Lui è straordinario: non possiamo farne a meno. Siamo riusciti comunque a vincere, è vero, ma con Edi in campo sarebbe stata tutta un’altra musica. Non siamo riusciti a fare le stesse cose di sempre: Cavani è fondamentale“.
ALTI LIVELLI – Behrami, invece, è riuscito a mantenersi sullo standard abituale. E anzi, alla fine è stato anche eletto migliore in campo: “L’aspetto più importante, l’unico che conta davvero, è aver vinto ancora. Anzi, essere tornati a vincere dopo le ultime due partite negative: dopo la sconfitta di Torino bisognava dare un cenno, un segnale, e per fortuna ci siamo riusciti”. In sintesi? “Il Napoli c’è ed è pronto a giocarsela ad alti livelli. Tra l’altro, abbiamo vinto con carattere e meritatamente, nonostante un po’ di sofferenza“.
AVANTI AZZURRI – Tre punti, il secondo posto alle spalle della Juve e la rincorsa che riparte. Buona domenica, Valon. “Sì, ma ora bisogna tornare subito a lavorare per preparare le prossime partite: è necessario concentrarsi da subito sulla trasferta di mercoledì con l’Atalanta a Bergamo”. E poi sul prossimo impegno di domenica al San Paolo con il Torino: due partite chiave; altre due partite verità. Per gente di carattere. Come Behrami.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 29 Ott 2012 - 10:22