“Sono campano d’origine, di Montoro Inferiore, il mio babbo faceva il tifo per il Napoli e ha trasferito a me questa passione. E io ho fatto lo stesso con mio figlio Andrea che ha 10 anni e va pazzo per Cavani. Ma solo dopo che è partito il Pocho”. Come si deduce dalle sue parole, riferendosi ai nordisti, non si tratterebbe quindi di gente razzista e pericolosa.
“ Ma conosco questa gente, è gente buona non violenta. E le loro sono parole coreografiche, ma mica davvero crede che siano razzisti sul serio? Bisogna indignarsi sul serio per altro, come per gli insulti alla memoria di Morosini. Quei cori sono una vergogna autentica”. Avrà anche ragione, fatto sta che se non si è trattato di razzismo poco ci è mancato. “Io ricordo lo scorso anno, lasciavo lo stadio sull’1-0 convinto di aver perso e tra gli sfottò dei tifosi. Al 92’ fece gol Cavani. Sulle curva piombò il silenzio, nulla di più bello”. Forse questo sarà un caso raro, ma chi tifa Napoli non si ferma davanti a nulla, nemmeno se si sta al nord. Come dimostrano infatti le parole del leghista “Se vinciamo lo scudetto non mi ferma nessuno a Bergamo».
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 31 Ott 2012 - 10:30