Le voci poi si diffondono: e in quel passaparola c’è sempre un filo di verità. Il mercato è un’indiscrezione dietro l’altra, un chiacchiericcio che nasce da un indizio: e affinché diventi una prova, però, serviranno ulteriori appostamenti, relazioni da redigere, raccogliere e poi rileggere; e infine riunioni operative per parlarne. Il week-end aiuta a distrarsi, e pure a ritrovarsi: c’è meno traffico per le strade e anche nei cieli, c’è la serie B in tv da poter guardare assieme e, per Bigon, c’è innanzitutto la possibilità di distrarsi, di rimuovere – per qualche ora – lo stress della vigilia. I summit pure a questo servono: aiutano il confronto, spingono a raccogliere le idee, facilitano l’avvicinamento alla domenica; e, nella quiete di Castelvolturno, mentre altrove è caos, quale occasione migliore per starsene un pochino in pace. L’appuntamento è fissato, arrivederci a venerdì e sabato, con in testa tutto ciò ch’è stato analizzato andando in giro per il Mondo, dando un’occhiata alle varie selezioni che hanno giocato, e focalizzando i pregi e i difetti degli osservati speciali.
SUD AMERICA – Tutte le strade conducono a Baires o comunque in Argentina e oltre al Ricardo Centurion il Di Maria d’ultima generazione opzionato con una sorta di opzione morale prima che Juventus e Inter avanzassero richieste, giovani promesse avanzano: German Pezzella è un elegante centrale del River Plate, finito nel taccuino del Napoli all’epoca in cui s’inseguivano nozioni su Cirigliano. S’è scoperto che piace e hanno messo penna su carta i cronisti che s’occupano di affari calcistici, rielaborando il percorso che trascina sistematicamente il Napoli laggiù. L’epicentro dei pensieri resta il Racing Avellaneda, la patria calcistica di Centurion, per il quale Bigon è disposto a trattare ad oltranza e ad aspettare in un ravvedimento: la proposta originaria rimane e verrà rilanciata, poi decidano loro se accettare di cedere l’esterno e di tenerselo per semi mesi in prestito. Intanto, Pezzella è divenuto un soggetto interessante, da tenere a mente: come Bruno Zuculini, ovviamente, mediano alla Mascherano, come Luciano Vietto, compagni di squadra di Centurion e amici persino in un destino che li sistema sotto la lente d’ingrandimento partenopeo.
ITALIA – La scelta “filosofica” riguarda l’attaccante e per sbilanciarsi serviranno ulteriori dati, utili per capire: tra un mese e mezzo, al termine del tour de force, sarà definito pure il calendario d’impegni del Napoli, e a quel punto diventerà automatica la decisione. Un eventuale affollamento dell’agenda, con campionato e coppa Italia ed Europa League da fronteggiare, spingerà per un ritocchino al proprio progetto e finirà per suggerire un intervento in attacco, settore sottodimensionato per scelta: aspettando Vargas, è rispuntata la tentazione di rivolgersi a Sergio Floccari per affidargli il ruolo di vice-Cavani. Su Vargas vige – per il momento – il principio di crederci ancora, per rispetto che si deve ai dodici milioni di euro investiti.
Fonte: Il Corriere dello Sport