E’ piuttosto palese che la squadra sia orfana del clone del matador, non che si possa trovare facilmente su piazza, per carità, ma è più che probabile che la tifoseria si accontenterebbe, per ora, anche di un “bomber a mezzo servizio“, una figura che aiuterebbe a respirare anche in assenza dell’ossigeno che Cavani eroga continuamente al team, l’uomo a cui si chiederebbe di sostituire degnamente l’uruguaiano quando ci saranno momenti in cui non si potrà contare su di lui.
Non serviranno gol a grappoli, non è necessario buttarla dentro ad ogni occasione, ma sarà decisamente abbastanza chiedergli di mettere in rete qualche palla importante, quelle reti utili a raddrizzare le situazioni critiche, ergo la gara di Bergamo, vero e proprio esempio di “vorrei ma non posso“, gara che interpreta pienamente la risposta al momentaccio degli avanti partenopei; con Cavani out, Pandev fa fatica a trovare da solo la combinazione delle casseforti avversarie ed Insigne non ha ancora abbastanza fiducia in se stesso per potersi caricare sulle spalle il peso della responsabilità realizzativa. Il risultato? si ha troppa necessità di Cavani e poca predisposizione a sostituirlo degnamente. Creare azioni da gol non sempre significa riuscire nell’intento di finalizzare. Al momento, il Napoli è l’esempio più calzante.
Articolo modificato 3 Nov 2012 - 17:17