Parliamo di Edu Vargas, il giovane cileno arrivato in Italia ormai da poco meno di un anno e che non è mai riuscito ad esprimersi al meglio con la maglia azzurra, a causa inizialmente di uno stato di forma fisica non al top. Durante il ritiro estivo, lo staff tecnico del Napoli si è trovato davanti ad un importante bivio: lasciare Vargas giocarsi le sue chance sotto l’ombra del Vesuvio o cederlo per farlo maturare in un club con meno pressioni dove può anche trovare più spazio? Dopo un mese di allenamenti intensi e considerazioni obiettive in Trentino, Mazzarri ha deciso di inserirlo in rosa, valutandolo pronto e con le caratteristiche d’attacco che interessavano al Napoli: uno contro uno letale, cross precisi ai compagni, tiro dalla distanza, carattere e grinta in campo, qualità che il giocatore possiede senza ombra di dubbio ma che spesso non riesce a palesare. La concorrenza in attacco poi, anche quest’anno è particolarmente agguerrita e con l’arrivo del talentuosissimo Lorenzo Insigne le cose si sono complicate ancora di più, trovando sempre meno spazio anche a gara in corso.
Le scelte societarie che hanno dato priorità al campionato in questa stagione però, hanno fatto sì che il giovane Edu venisse spesso utilizzato dal primo minuto in Europa League, per lui una bellissima vetrina. Fino ad ora, si registra un esordio con il botto contro l’Aik Solna al San Paolo con una splendida tripletta ed altre prestazioni più che opache e poco convincenti, fino alla prova del nove alle 19 contro l’ostico Dnipro. Dalla sua, un dato più che confortante: oggi al suo fianco infatti, scenderà in campo anche Edinson Cavani, lasciando il cileno sbizzarrirsi nel suo ruolo naturale. In questa porzione del campo può e deve rendere al meglio, ancor di più davanti al pubblico amico, che ormai conosce al meglio. Un ultimo esame per decidere il suo destino: Vargas dovrà mettere da parte timori reverenziali, incertezze ed ogni tipo di alibi per giocare come sa e guadagnarsi ancora una chance al Napoli. In caso contrario, il verdetto sarà spietato: cessione immediata nella prossima sessione di calciomercato a gennaio. Sotto l’ombra del Vesuvio infatti, si viaggia a dei ritmi incessanti e purtroppo, spesso non si ha il tempo di aspettare la giusta crescita di un ragazzo che tra ambientamento ed insicurezze caratteriali non è ancora sbocciato. Che abbia tutte le carte in regola per diventare un ottimo giocatore è indubbio ma forse, non ha ancora trovato la piazza giusta per esprimersi.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 8 Nov 2012 - 16:09