Il Napoli ha rischiato grosso contro il Dnipro: era sotto, 1-2, ad inizio ripresa, colpa di difensori addormentati e di un secondo portiere, Rosati, che sta vivendo come un incubo questa esperienza, incerto in quasi tutti gli interventi. Poi, è emerso l’orgoglio. Si è rivisto il cuore di quella squadra che il tecnico seppe riportare in alto tre anni fa. Ricordate i gol nella zona-Mazzarri, quelli che arrivavano mentre scoccava il 90°? Le spettacolari rimonte, come quella sul campo della Juve di Ciro Ferrara, da 1-2 a 3-2? Si è riaccesa la fiamma ed è un’ottima notizia in vista dei prossimi impegni in campionato perché la prima chance di avvicinarsi a Juve e Inter è stata fallita domenica scorsa, quando il Torino ha ricevuto un gradito omaggio da Aronica e ha pareggiato a Fuorigrotta.
Passato in vantaggio subito grazie a Cavani, il Napoli ha commesso marchiani errori alla fine del primo tempo e all’inizio della ripresa. Fuori tra i fischi Vargas, Donadel e Aronica; dentro Hamsik, Pandev e Insigne. È salita la qualità ed è partita la riscossa, con gli azzurri stimolati dall’ingresso in campo di giocatori di maggiore qualità. Nel momento in cui tutto era diventato più difficile, è esploso il Napoli. Cavani trascinatore, i compagni a spingere il suo formidabile talento. Mazzarri, che in tv ha negato un sorriso perché colpito dalle critiche ricevute dopo il pari con il Torino, ha ringraziato la squadra, non un giocatore. L’allenatore orgoglioso di quei suoi ragazzi e Napoli felice di aver rivisto i gol – 8 nelle due partite europee al San Paolo, firmati da Vargas e Cavani, i due poli dell’attacco – e lo spettacolo: che giocata tra Insigne, Hamsik e Cavani nell’azione del quarto gol.
E domenica riprende la rincorsa a Juve e Inter.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 9 Nov 2012 - 10:00