La mente riporta molti ai duelli a cavallo tra gli anni 80′ e 90′ tra il Napoli di Maradona e della MaGiCa e il Milan degli olandesi – Van Basten, Gullit, Rijkaard – che si contendevano lo scudetto.
Per i tifosi di oggi però ma soprattutto per Mazzarri e molti protagonisti che scenderanno in campo sabato Napoli – Milan suscita un ricordo altrettanto piacevole ma molto più vicino nel tempo.
Era il 28 ottobre 2009, circa 3 anni fa, Mazzarri era a Napoli da appena 20 giorni e stava cercando di risollevare un Napoli in cattive acque dopo un brutto inizio di campionato. La squadra aveva già dimostrato un cambio di rotta e di carattere con alcuni risultati positivi, ma la sfida con il Milan si apprestava ad essere affascinante e allo stesso tempo difficile.
Le difficoltà si vedono subito visto che la difesa del Napoli nei primi 5′ minuti sbanda gravemente due volte e i bomber del Milan, Inzaghi e Pato, non si lasciano sfuggire l’occasione battendo una volta ciascuno De Sanctis. Così pronti via è il Napoli è già sotto 2 – 0.
I rossoneri però non affondano mentre gli azzurri dimostrano grinta e carattere non abbattendosi e soprattutto nella ripresa prendono in mano il pallino del gioco sfiorando numerose volte il gol che riaprirebbe la gara, ma Dida – portiere del Milan – chiude clamorosamente più volte lo specchio della porta. La serata sembra storta, il pallone non vuole saperne di entrare e la sconfitta si avvicina.
Al 85′ però accade qualcosa: mentre il Napoli insiste il Milan arretra difendendo i due gol, Lavezzi come sempre si lancia nei sui dribbling senza accusare una fatica che sarebbe naturale e in uno di questi salta Abate che stende l’argentino, secondo giallo per l’arbitro Rizzoli e rosso per il milnista.
Il Napoli si getta disperato in avanti, mentre vengono assegnati 5’minuti che sembrano un strano miscuglio tra una maggiore speranza o l’allungarsi di un’interminabile agonia.
Sembra impossibile ma al 92′ Maggio controlla nella sinistra dell’area un pallone sporco, riesce a girarsi e a servire ad occhi chiusi un pallone disperato verso il centro, Denis brucia Thiago Silva che non salta neanche e beffa Dida per un 2 – 2 arrivato al 92 minuti e 21 secondi. Il San Paolo esplode come non faceva da anni per un risultato bello, sofferto, insperato e da sogno.
Quella notte un pò magica è stata l’inizio di tante cose: il Napoli delle rimonte impossibile, della Zona Napoli nell’ultimo quarto d’ora, del Napoli bello di notte e soprattutto dell’era Mazzarri e di un Napoli tornato di diritto tra le grandi del calcio italiano.
Articolo modificato 13 Nov 2012 - 23:39