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Il Milan l’aveva tentato. Per un attimo Hamsik ci ha pensato, giusto un attimo. Estate 2011, giugno inoltrato, i rossoneri sondarono il terreno. Un principio d’invaghimento, nulla di più. Marek non andò oltre, De Laurentiis fece il resto. Lo slovacco non si mosse da Napoli,  anzi rinnovò il contratto sposando in pieno il progetto della società azzurra. E ha avuto ragione. La crescita del Napoli è continuata con gli ottavi di Champions League e la vittoria in Coppa Italia. Il Milan invece perse il duello scudetto con la Juventus e quest’estate ha deciso di rifondare mandando via i campioni più affermati.
Ora è il Napoli a guardare il Milan dall’alto in basso. E Hamsik di questa squadra è ormai una bandiera. Fa parte del gruppo storico di De Laurentiis, negli anni è cresciuto tantissimo e in questa stagione senza Lavezzi è diventato ancora più determinante. Un leader, un ruolo tattico fondamentale, nello stesso tempo centrocampista e attaccante. Nella fase di non possesso diventa il quinto uomo di centrocampo, quando invece il Napoli attacca ecco che Hamsik si sistema alle spalle delle punte, oppure centralmente punta direttamente la porta avversaria. Cinque gol in campionato, l’obiettivo è arrivare in doppia cifra, cioè confermare quella che è una sua piacevole abitudine da quando gioca a Napoli. L’ultimo gol a Genova, di testa ha segnato il 3-2, una rete decisiva. I suoi gol quest’anno sono stati sempre decisivi. Il primo a Palermo, sbloccò la partita con il gol bellissimo dell’1-0. Di testa, con la complicità di Borja Valero, sbloccò anche la partita contro la Fiorentina al San Paolo in programma la domenica successiva.
Sbloccò ancora il risultato al San Paolo contro l’Udinese, poi gli azzurri vinsero 2-1. Pesantissimo il gol segnato contro il Chievo Verona, una rete bellissima che regalò i tre punti al Napoli dopo le tante occasioni sprecate nel primo tempo. E poi la rete contro il Genoa. Lo slovacco c’è in termini di gol segnati e di apporto decisivo alla fase offensiva, da aggiungere anche il rigore che si è procurato a Genova contro la Sampdoria poi trasformato da Cavani.
Hamsik l’uomo che apre sempre le partite, quello che sblocca il risultato. Ci proverà ancora contro il Milan per aumentare il rammarico dei rossoneri e per dare ancora più forza alla sua scelta. Marek a Napoli si trova benissimo e vuole essere un punto fermo per il presente e per il futuro. Con gli azzurri stasera vuole cancellare la delusione di metà settimana. Pesantissimo il ko della sua Slovacchia contro la Repubblica Ceca (3-0). Marek, il capitano, ci è rimasto malissimo per la sconfitta e per la brutta prestazione. E ora la sua rabbia vuole scaricarla sul Milan. La sfida con Montolivo è uno dei motivi d’interesse della sfida, sarà il faccia a faccia tra i due uomini di maggiore qualità. Hamsik prende la mira, insegue un altro gol, possibilmente decisivo. Al Milan di gol ne ha segnati tre in 14 sfide. Uno solo con la maglia del Napoli nel 3-1 del 2008 contro il Milan di Ancelotti, due li realizzò in coppa Italia con il Brescia. Alza la cresta Marek, anche perchè nel Milan c’è la cresta di El Shaarawy, fresco del gol con l’Italia.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 17 Nov 2012 - 12:05

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Scritto da
redazione