Nulla di tutto questo, si gioca di fino e si resta in equilibrio, e la scelta non sembra essere sbagliata, anche perché il Napoli crea tanto, con Maradona in primis, che ogni tanto viene supportato da Bertoni, connazionale a cui si chiedeva la migliore assistenza possibile, e da Celestini, giovane e lucido sui campi appesantiti più di qualche altro compagno di squadra. Non resta a guardare il Milan, che trova in Hatley e Virdis, in palla e pronti a sfruttare le disattenzioni o le nefandezze di un terreno ingannevole, due pedine sempre imprevedibili.
A supportare gli azzurri uno stadio stracolmo nonostante la pioggia, che strozza l’urlo del gol in alcune occasioni, quando Maradona supera Galli e Baresi in slalom, con la punta del piede spinge il pallone a fil di palo, dove le dita di Terraneo arrivano come la mano di Sant’Ambrogio a deviare quel tanto che basta per metterla a lato, ma in particolare quando, a pochi minuti dal termine, Terraneo in uscita su Bertoni travolge gambe, pallone e compagno di squadra; Agnolin, arbitro dell’incontro, a due passi dice di proseguire, tra lo stupore dell’argentino e degli ottantamila di Fuorigrotta. Negli spogliatoi, Bertoni dirà che tutti possono sbagliare, e lo stesso Terraneo ammetterà che aver colpito anche l’argentino, in un quadro di correttezza e fair play che oggi sembra essere finito nel dimenticatoio.
Chiude i giochi l’intervista al maestro Liedholm che dirà che avrebbe voluto vincere…, nel suo solito stile, signorile e delicato, il barone lascia sempre il segno, anche quando le sorti di una gara sembravano aver delineato uno scenario diverso da quello che lui si sarebbe aspettato; il genio della dialettica, prima che della tattica. Zero a Zero finale, musi lunghi ma non troppo, il Napoli comincia ad assaporare la classe di Diego, il Milan getta le basi per costruire una corazzata che durerà nel tempo e che risulterà vincente a livello mondiale. Il campionato vedrà il Napoli chiudere ottavo, mentre il Milan si fermerà al quinto posto, facendo spazio all’incredibile ed inaspettata vittoria del Verona di Osvaldo Bagnoli, per la prima volta campione d’Italia dei poveri.
Ecco il tabellino del match:
Articolo modificato 17 Nov 2012 - 10:57