Ecco il passaggio chiave “Secondo me è stato fatto un grandissimo sbaglio, ossia di calcolare la squadra che giocasse in Europa League come una squadra di secondo piano, e di conseguenza chi giocava si sentiva una riserva”.
Questo è il punto che Maifredi ha centrato perfettamente. Non si tratta di essere riserve, ma di sentirsi condannati ad essere riserve, di sapere che si è considerati secondi in maniera definitiva.
Certo poi il rendimento dipende dalla tipologia caratteriale; c’è il calciatore che subisce e chi reagisce a quella che sente, per egoismo universale, un’ingiustizia. Dalle risposte sul campo le seconde linee azzurre sembrano appartenere alla prima griglia, ma forse appartenevano alla seconda, e la reiterazione del “reato” di farle sentire riserve le ha reso davvero tali.
Carlo Lettera
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Articolo modificato 22 Nov 2012 - 17:36